Sanremo 2023 si avvicina: la 73esima edizione dell’evento musicale dedicato alla canzone italiana ci aspetta da martedì 7 a sabato 11 febbraio. Eppure, a più di un mese dall’inizio, tutti online già ne parlano: come mai?
Stiamo assistendo ad un processo di innovazione del festival. Basti pensare che a co-condurre la prima e l’ultima serata di Sanremo 2023 sarà proprio l’imprenditrice digitale italiana d’eccellenza: Chiara Ferragni.
Ripercorriamo insieme l’evoluzione di Sanremo per prepararci al meglio a questa edizione e a scegliere la nostra squadra al Fantasanremo!
Sanremo 2023: la kermesse che unisce le generazioni
Conquistando il primo mandato pluriennale della storia del Festival, Amadeus si conferma presentatore di questa 73edizione. Accompagnato da Gianni Morandi, i due diventano l’emblema d’unione universale tra Boomers e GenZ. Anche gli artisti in gara a Sanremo 2023 ne sono la dimostrazione: 28 partecipanti, di cui 22 appartenenti alla categoria Big e 6 selezionati da Sanremo Giovani.
Troviamo sul palco nomi come Giorgia, gli Articolo 31, i Modà, Gianluca Grignani, Paola e Chiara… accanto a nomi legati alle generazioni più giovani: LDA, Madame, Rosa Chemical, Lazza e Tananai.
Gli artisti scelti porteranno in scena testi, titoli e performance espressione di diverse generazioni, riuscendo ad intercettare un pubblico molto giovane che già commenta queste scelte sui social, garantendo uno share da record.
Basta pensare che è già in trend l’hashtag #Sanremo2023 su Twitter, mentre rimane ancora l’hastag #Sanremo2022 in tendenza su TikTok Italia con 598.300.000 interazioni: +71 rispetto a #Sanremo2021.
Tuttavia, se queste scelte oggi rappresentano una strategia di posizionamento chiara, in passato hanno creato non poche polemiche: cosa ci assicura che i cambiamenti di questo Sanremo 2023 saranno ben accetti nel pubblico?
Come qualsiasi cambiamento, è motivato da diversi avvenimenti del passato: le gaffe e gli epic fail dal palco dell’Ariston esistono da prima dei social e possiamo imparare da questi per capire i perché delle scelte di oggi.
Facciamo un passo indietro nella Storia del Festival di Sanremo con tre curiosità che forse non sai!
Da dove nasce Sanremo: storia e curiosità del Festival della musica Italiana
Dal 1951 Sanremo rappresenta uno dei momenti più attesi nel panorama mediatico italiano. L’evento è trasmesso in diretta televisiva, in Eurovisione ma anche in diretta radiofonica per poter raggiungere un’audience sempre più ampio e che racchiuda molte generazioni.
Parliamo di anni in cui i media erano mezzi di convivialità, che radunavano famiglie e interi vicinati.
Si è presto trasformato da semplice manifestazione canora, a specchio della società: da Grazie dei fiori e Vola colomba – con cui Nilla Pizzi vinse le prime due edizioni – che parlano di un’Italia che si ri-alza dal dopo guerra, arriviamo oggi al successo Rock firmato Maneskin del 2021 con cui si testimonia un’Italia grintosa, che vuole dire la propria e non rimanere “Zitta e buona”.
Al premio del festival si uniscono il premio per la migliore giovane proposta e il Premio della critica.
Quest’ultimo non è sempre esistito: fu creato ad hoc dalla stampa per premiare “E non finisce mica il cielo” di Mia Martini nell’edizione del 1982.
Tale scelta è ancor più inusuale se consideriamo che fino alle edizioni degli anni ottanta, gli artisti si esibivano in playback – compresa Mia Martini. Soltanto dal 1985 i cantanti iniziarono davvero ad esibirsi. Uno dei primi a farlo, ricevendo perfino il premio alla Canzone del secolo fu Claudio Baglioni con “Questo piccolo grande amore”.
Il Festival della musica italiana era talmente seguito ed apprezzato all’estero che decisero di prenderne ispirazione per creare una competizione canora più in grande: l’Eurovision Song Contest dove il vincitore di Sanremo è chiamato a rappresentare l’Italia fin dal 1956.
Con oltre 70 edizioni, tre volte vincitori dell’Eurovision e con artisti italiani di fama internazionale, Sanremo ci regala tantissime emozioni… alcune anche un po’ particolari!
I migliori peggiori momenti di Sanremo: top e flop del Festival negli anni
Il Festival di Sanremo ha visto sul palco momenti di tensione, trash e perfino paura… ma quali sono quelle che hanno lasciato il segno? Ripercorriamo insieme i migliori peggiori momenti delle edizioni passate, in attesa di Sanremo 2023.
- Sanremo ’95: Pippo Baudo, il Salvatore della serata
Scene assai più preoccupanti si ebbero nel 1995, quando il conduttore Pippo Baudo si è trovato a far fronte ad uno dei momenti più delicati della storia del Festival di Sanremo: il tentato suicidio di uno spettatore.
Per fortuna questa “scena” era soltanto una montatura messa in atto dai direttori di scena all’insaputa di Baudo, che risultò comunque un “Salvatore” agli occhi del pubblico riuscendo a fermare il folle gesto.
Ma le capacità di “Problem solving” di Pippo Baudo erano già note dall’edizione del ’92. Cavallo Pazzo – personaggio noto per azioni disturbanti in diretta in più programmi – fece incursione sul palco urlando “Questo festival è truccato e lo vince Fausto Leali“. Che anche questa volta si sia trattato di un sketch organizzato dalla direzione per tenere sveglia l’addicente? Chi lo sa, sicuramente Baudo si è dimostrato molto capace di sdrammatizzare ed ironizzare l’accaduto riportando l’attenzione sulla competizione canora! - Sanremo 2001: il finale amaro dei Placebo
Una delle scene cult della cultura rock non è stata molto apprezzata nell’edizione 2001 di Sanremo. I Placebo, nota band britannica ospite all’Ariston, hanno terminato l’esibizione spaccando la chitarra e gridando “fuck you” al pubblico che rimase sbigottito, salutando la band tra fischi e applausi.
Lo scalpore di questa esibizione si deve soprattutto al fattore sorpresa, in quanto nella stessa edizione era Eminem l’ospite internazionale dal quale ci si aspettava qualche uscita colorita. La ripetuta mancanza di rispetto attribuita alla band portò il pubblico ai classici cori con “scemo, scemo” e “buffoni”, fino alle scuse ufficiali dell’allora presentatrice Raffaella Carrà.
Il manager della band giustifico il tutto in dichiarazioni successiva, basandosi sulla differenza di contesto e all’alcol: la band abituata a club con persone ammassate sulle transenne, non si aspettava questa reazione, disse. Peccato che le scene di backstage non avvalorano molto queste scuse, mostrando il front man della band in comportamenti ancora maleducati e irrispettosi del contesto in cui si trovavano. - Sanremo 2010: la rivolta dell’orchestra
Cosa fare quando il risultato del telefoto non combacia con le proprie preferenze? L’orchestra della 60esima edizione del Festival insorse contro la scelta di eliminare Malika Ayane in famose del trio formato da Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici. Quest’ultimi non erano graditi dall’orchestra che inizio a fischiare e lanciare perfino spartiti sul palco.
Sicuramente una reazione poco professionale ma molto sentita non solo dal pubblico ma anche dalla Sala stampa che si unì alla protesta urlando “venduti” davanti ad una Antonella Clerici sbalordita ed in difficoltà nel gestire la situazione. - Sanremo 2020: Dov’è Bugo?
Rimanendo in tema “professionalità”, come non citare il famosissimo ormai meme “dov’è Bugo?” risalente a Sanremo 2020. Uno dei momenti più iconici delle edizioni più recenti vede protagonisti Bugo e Morgan. Quest’ultimo dopo la serata cover lamentava al collega diverse stonature, accusandolo di aver rovinato il brano “Canzone per te”.
Sarebbe rimasto una semplice divergenza artistica se la sera successiva Morgan non avesse modificato il testo della loro stessa canzone, rendendola un’invettiva contro il comportamento del collega! Bugo abbandonò il palco costringendo Amadeus e Fiorello a intervenire nell’imbarazzo più totale.
Proprio in quel momento, con fare sorpreso e innocente, Morgan reagì con il famoso “Che succede? Dov’è Bugo?”, diventando virale in pochissimi secondi.
Il brano è diventato un successo, venendo ripreso, memorizzato e condiviso tra il pubblico, ma nella versione di Morgan. Attualmente il video pubblicato da Rai su YouTube ha raggiunto quasi 20 milioni di visualizzazioni.
La nuova comunicazione di Sanremo 2023
Ogni edizione ha visto i suoi momenti top e flop ma ciò che rimane negli anni è sicuramente il netto miglioramento della strategia di comunicazione adottata, soprattutto sui social media.
Sanremo 2022 ha raggiunto dei risultati record in tal senso: le interazioni totali sui social ammontano ad oltre 33,6 Milioni, 13% in più rispetto al 2021. Ciò dimostra che Sanremo non è seguito soltanto da un target adulto, ma che venga sempre più apprezzato e seguito anche da un pubblico giovane!
Questo successo non è fortuito, ma frutto di diverse strategie di comunicazione: da un approccio semplice e diretto, alla selezione dei cantanti in gara, fino ai trend derivanti da canzoni, i balletti ed i momenti iconici del Festival che diventano meme.
Tutto questo ha permesso l’abbassamento dell’età media dell’audience di Sanremo che in questa edizione 2023 si prospetta raggiungere numeri ancor più elevati.
Ad aiutare nel raggiungimento di questo obiettivo, il polo audio di Rai Pubblicità ( Rai Radio, Radio Italia, Radio Kiss Kiss e Radio2, radio ufficiale del Festival) sarà tra i media protagonisti di Sanremo 2023: con una strategia per massimizzare il numero di ascoltatori on air, online e on-field.
Ma il perché di questo trend positivo non è legato solo a meme ed influencer: la scorsa edizione ha trattato dei temi molto cari ai più giovani, come la parità di genere e l’inclusione, attraverso discorsi tenuti sul palco da volti celebri del panorama italiano. Il tutto viene reso coerente, grazie alla trasmissione del Festival nella Lingua dei segni.
Non si tratta di novità o strategie recenti, ma di un percorso di innovazione continuo e al passo coi tempi: vediamo le strategie più efficaci!
Sanremo su TikTok
Oltre a ciò, da mercoledì 18 gennaio è online il profilo di TikTok del Festival, pensato per poter arrivare anche alla community della piattaforma con video, highlights, contenuti inediti e backstage. Il profilo è stato inaugurato direttamente da Amadeus, il quale ha comunicato i superospiti che si esibiranno sul Palco dell’Ariston.
Strategie di comunicazione a Sanremo: gli influencer al centro dell’Ariston
Pensare che Sanremo abbia iniziato a comunicare efficacemente soltanto negli ultimi anni è un errore.
Già nel 2017 al PrimaFestival era presente Tess Masazza in qualità di inviata, un volto noto ai giovani per gli sketch comici sui social. Nell’ultimo edizione del PrimaFestival abbiamo visto Ciro Priello, dei The Jackal, e Paola Di Benedetto, intenti ad intervistare i cantanti in gara, regalando piccoli spoiler del dietro le quinte.
Ecco perché il Festival è sempre più social: sa coinvolgere influencer che incarnano lo spirito di Sanremo in modo nuovo e coinvolgente.
Seguitissimo ad esempio il format dei The Jackal: video commento alle cinque serate con Aurora Leone insieme alla conduttrice radiotelevisiva Melissa Greta Marchetto. Le due hanno incontrato i cantanti in gara, VIP ed esperti a FuoriFestival, in onda dall 31 gennaio al 5 febbraio 2022 su RaiPlay.
Per Sanremo 2023 si propone un format simile, il “PrimaFestival” con Andrea Delogu, attrice e conduttrice televisiva e radiofonica, gli Autogol, youtuber e conduttori radiofonici e Jody Cecchetto, streamer, speaker radiofonico e conduttore televisivo.
La scelta degli influencer di anno in anno è espressione degli obiettivi del festival: allargare ancor di più la fanbase in fasce d’età sempre più giovani e social.
Secondo la stessa logica infatti, non è passato inosservato il coinvolgimento dell’imprenditrice digitale italiana per eccellenza: Chiara Ferragni.
Chiara Ferragni a Sanremo 2023
Quest’anno Chiara Ferragni affiancherà Amadeus e Gianni Morandi nella prima e nell’ultima serata del Festival di Sanremo. L’annuncio è stato fatto da Amadeus al TG1 già a Giugno 2022, innescando non poco dibattito. Avere Chiara Ferragni a Sanremo significa non solo avvicinare i più giovani ma anche dare finalmente un volto agli influencer e a tutte quelle figure dal web che hanno fatto di questa attività un lavoro di successo.
E pensare che, soltanto nel 2021, l’imprenditrice ricevette con una denuncia da parte del Codacons per aver chiesto ai suoi followers di votare per il marito Fedez sul suo Instagram. Anche diversi utenti si schierarono contro l’influencer, commentando su Twitter: “devono vincere le canzoni migliori, non quelle che hanno più followers“.
Il Codacons accusava la nota coppia di aver infranto le regole del Festival e dell’Agcom – Autorità indipendente per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Infatti, utilizzare «un bacino di utenza di 23 milioni di follower per favorire un artista a discapito di altri potrebbe determinare una violazione anche delle delibere Agcom”, sosteneva il Codacons. Per non parlare che a Sanremo vige la par condicio per tutti gli artisti in gara, che, se violata, può portare all’annullamento dell’intera classifica.
Queste accuse cedettero subito dopo il festival, lasciando soltanto titoli clickbait e un’altra pagina di polemica nella storia di Sanremo. Chi l’avrebbe detto che due anni dopo, la stessa influencer sarebbe stato chiamata a co-condurre nelle due serate più importanti del Festival?
“C’è chi vuole vincere Sanremo e chi punta al Fantasanremo“: la gamification a Sanremo 2023
Fantasanremo è un gioco, creato in occasione di Sanremo 2022, che trae spunto dalle regole del Fantacalcio portando la gamification nel contesto canoro del Festival.
L’idea nasce nel 2019 da un gruppo di ragazzi che si ritrovavano per giocare ad una versione “casereccia” di ciò che oggi è il Fantasanremo. Nel 2022 arriva il boom online che rende il tutto virale coinvolgendo diversi target ma anche gli stessi cantanti e brand.
Il gioco inizia con a disposizione 100 crediti (chiamati Baudi) da spendere per formare la propria squadra composta da 5 artisti in gara. Ogni cantante ha un “prezzo” diverso a seconda della popolarità. Il regolamento prevede una serie di azioni più o meno ironiche e improbabili che faranno accumulare bonus o malus: ogni azione fatta dal cantante farà guadagnare o perdere punti a chi l’ha inserito nella propria squadra.
Cosa si vince? Michele Bravi, in gara a Sanremo 2022, a proposito del Fantasanremo ha ironicamente detto: “L’importante non è vincere Sanremo, ma il Fantasanremo“. Non c’è alcun premio in palio se non il divertimento di competere, allearsi il leghe e puntare “alla gloria di vincere il Fantasanremo”.
Quando il gioco è cominciato ad essere evidente e preponderante sul palco dell’Ariston, non sono mancante polemiche: “è il festival della musica, non del circo”.
Amadeus stesso risponde con: “Nessuno di loro manca di rispetto né a se stesso, né all’interpretazione, né alla gara. C’è un Sanremo molto giovane che entra nel Festival… Un gioco che coinvolge giovani e ragazzi. Anche questo fa cambiamento al Festival… Anche questo vuol dire essere attuali“.
Quest’anno il tutto è diventato ancor più strutturato grazie al successo delle edizioni precedenti.
Pandora e Lavazza, ad esempio, collaborano con Fantasanremo, creando leghe e proponendo bonus e malus in tema con i propri valori e prodotti.
Pandora ha perfino organizzato un concorso gratuito con in palio dieci voucher da cento euro ciascuno dedicato al Fantasanremo: il vincitore verrà sorteggiato il 28 febbraio
Non hai ancora fatto la tua squadra? Sapevi che quest’anno puoi farne ben cinque per partecipare a cinque leghe diverse?
Unisciti alla nostra: una coalizione di “Marketers Canterini” ognuno con una strategia attentamente studiata, pronti a gareggiare commentando il tutto insieme a te!
Sanremo Business: i numeri degli sponsor del Festival 2022
L’edizione 2022 ha ottenuto il risultato migliori in termini di ascolti dal 1997, con una media di share del 58,4%. Gli investimenti pubblicitari raccolti nel corso delle cinque serate raggiungono la cifra record di 42 Milioni di Euro, +10% rispetto ai 38 Milioni del 2021.
E non finisce qui: i guadagni del Festival non dipendono soltanto dagli spazi pubblicitari televisivi venduti.
Quest’anno, per la 73esima edizione del Festival, si riconfermano sponsor dell’evento Costa Crociere, Suzuki e Plenitude con le new entry Dyson e VeraLab.
L’esterno del Teatro Ariston dedicato all’accoglienza degli artisti e alle interviste diventa un’opportunità di business editoriale e commerciale. Qui si mostrano i loghi di tutti gli sponsor e partner attraverso bandiere, transenne o backdrop brandizzati. A ciò si uniscono le sempre crescenti e nuove opportunità che il Festival offre a tutti i Brand che desiderano coglierle.
Rai Pubblicità ha pubblicato i costi e l’impaginazione delle serate, tra i quali il pacchetto più caro da 1,76 milioni di euro e la telepromozione a 2,18 milioni. Inoltre, l’offerta prevede un bundle su diversi punti con la vendita contemporanea sul live di Rai Uno e il rewatch su Rai Premium.
Nuove opportunità per i Brand a Sanremo 2023: la partnership con Vevo
Oltre agli spazi pubblicitari, Rai Pubblicità offre agli investitori nuove occasioni di visibilità grazie alla recente partnership con Vevo, network mondiale di video musicali.
L’obiettivo principale è di arrivare a 200 milioni di visualizzazioni a fronte di un’offerta multipiattaforma di due tipologie:
- Sanremo Premium, che misura il traffico sui canali Rai con la copertura dei live di Rai1 e dei VOD delle puntate integrali e i contenuti extra
- Sanremo Syndication sui canali Rai YouTube e Vevo contenenti clip ufficiali dei cantanti in gara e dei momenti più salienti del Festival.
A ciò si aggiungono quei brand che vogliono presenziare dal vivo negli ambienti del Festival, diventando Partners o sponsor di attività secondarie collegate al Festival di Sanremo 2023.
Le location del Festival di Sanremo 2023
Gli spazi di questa edizione di Sanremo 2023 sono:
- Glass studio: il Prima Festival in diretta dalla location in vetro e per le trasmissioni pomeridiani di Rai Radio 2;
- Teatro Ariston: cuore del Festival di Sanremo;
- Ingresso: studio all’aperto con i collegamenti degli inviati;
- Blue Room: studio di Rai Radio 2 per seguire la diretta radiofonica e live visual su RaiPlay;
- Piazza Colombo: palco brandizzato che richiama la scenografia dell’interno che può ospitare un’offerta on field e on air;
- Aree esterne: aree con ledwall esterni per visibilità spot e pedane per esposizione auto;
- Piazza Borea d’Olmo: SkyBox, hub dedicato al cliente con attività di racconto sui social supportata da talent e influencer;
- Costa Smeralda: nave da crociera che diventa un palco esterno sul mare per tutta la settimana del Festival. Per la prima e ultima sera è prevista la performance di Salmo;
- Forte Santa Tecla e Pian di Nave: location con pedane esterne, ledwall, lounge interna per attività di hospitality per clienti e altri spazi da definire con i partner.
Sanremo è una vera e propria vetrina della musica italiana nel mondo: una colonna portante del sistema culturale italiano sia dal punto musicale che di business.
L’evento è una grande opportunità di carriera per gli artisti emergenti, di visibilità per i brand, e di rinnovo per i grandi artisti ed i media italiani.
Sanremo ha la capacità di interessare una platea ampia e variegata ma soprattutto è un momento di condivisione, gioia e entusiasmo che riesce a coinvolgere chiunque.
Perché questo? Perché Sanremo è Sanremo.
Pronto a vivere questo Sanremo 2023 in modo Smart? Partecipa alla nostra lega “Marketers Canterini” su Fantasanremo!