A pensarci qualche anno fa, chi avrebbe mai pensato di vedere gli Articolo 31 a Sanremo? L’annuncio, infatti, ha stupito fan storici e non, regalandoci un Sanremo di grande nostalgia verso i tanto in voga anni ’90 e ’00.
Il duo ha tutti gli ingredienti dei “drama” televisivi dell’epoca: tra addii e ritorni di fiamma, salgono sul palco dell’Ariston con una nuova pagina della storia musicale, “Un bel viaggio”.
Ma sono davvero gli stessi J-Ax e DJ Jad che abbiamo amato qualche decennio fa? Com’è cambiata la strategia di comunicazione degli Articolo 31 a Sanremo 2023? Analizziamolo insieme!
Articolo 31 a Sanremo 2023
Nella seconda serata gli Articolo 31 debuttano sul palco dell’Ariston con Un bel viaggio, canzone che racconta di un’amicizia persa e poi finalmente ritrovata. Ed è proprio vero, certe amicizie non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano, proprio come la loro!
Si presentano sul palco in total white e con molta emozione, accolti da un grandissimo applauso del pubblico. Promossi al debutto, il duo alla fine dell’esibizione riceve il consenso dell’Ariston e si lascia andare a lacrime di commozione e a un lungo abbraccio, come due amici ritrovati dopo tanto tempo.
Gli Articolo 31 confermano e superano le aspettative, raccogliendo molti commenti positivi sui social da parte dei nostalgici delle loro canzoni anni ’90. Un bel viaggio ha soddisfatto a pieni voti i fan e non solo, raccogliendo la verità e la storia del duo ma senza dimenticare il rap.
La stampa, invece, si divide: alcuni confermano il successo del brano ritenendolo molto radiofonico, altri lo considerano un pezzo mancato di Max Pezzali e poco impattante rispetto ad altre loro canzoni.
Quale sarà la sorte del brano? Non ci resta che seguire il Festival per scoprirlo!
La strategia di comunicazione degli Articolo 31 : dall’abbandono dell’hip hop all’arrivo a Sanremo 2023
Colonna sonora dei giorni di ribellione adolescenziale dei Millennials – e non solo – gli Articolo 31 nascono come gruppo hip-hop e pop nel 1990 a Milano. Il successo non si è fatto attendere, facendo leva su canzoni dal testo provocatorio e dal ritmo tipico del periodo.
Il loro genere musicale, infatti, è caratterizzato da battle di freestyle e di dissing, che permettono di riversare i loro pensieri nei versi delle canzoni. È tipico del mondo hip-hop e rap creare testi con frasi taglienti che provocano l’opinione pubblica o colleghi e personaggi del mondo mediatico. Non a caso uno dei primi dissing della storia della Band è con Adriano Celentano nel 1994, pur essendo frutto di fraintendimento.
Non è la prima volta che la Band ottiene successo a partire da un fraintendimento. Il nome stesso del gruppo deriva dalla “Section 31″ del “Broadcasting Authority Act“, legge del 1976 del parlamento irlandese che, secondi i due, costituiva una minaccia per la libertà di pensiero.
In realtà quell’articolo parla di altre tematiche e il naming conosciuto ancora oggi fu soltanto frutto di una svista. Il duo è sempre stato apprezzato dai fan anche per queste “gaffe”: emblema della loro comunicazione diretta, irriverente e che arriva dritta al punto.
Dagli anni 2000 iniziò la svolta musicale: con l’uscita di Domani smetto la band inizia a sperimentare nuovi suoni, abbandonando in parte l’hip hop per avvicinarsi al pop rock. Tra tour, collaborazioni e successi senza tempo però, nel 2006 arriva la terribile notizia: il duo si separa per intraprendere carriere soliste.
Articolo 31 a Sanremo: cosa è successo negli anni della separazione
Dopo la rottura con J-Ax, DJ Jad pubblica un album di debutto “Milano-New York” in collaborazione con figure dell’underground newyorkese. Il suo successo è di nicchia, meno commerciale rispetto a J-Ax e più fedele ai valori degli Articolo 31. Alla ricerca di un suo stile musicale, pubblica singoli ed album vicini al soul, R&B e reggae insieme ad artisti come Roy Paci, Ghemon e Ensi.
Cavalcando il ritrovato successo, nel 2017 Dj Jad annuncia un tour nazionale con un nuovo album previsto in autunno. L’obiettivo, dichiara Jad a Soundsblog, è “essere un tributo al passato degli Articolo 31, senza sostituire J-Ax con un nuovo frontman ma con la speranza che il progetto potesse crescere in futuro con nuove collaborazioni”.
“Tutti mi chiedevano di tornare sulla scena e così li ho voluti accontentare” – ha commentato – “Non è business per me. È un valore che va oltre, è una parte di vita”.
Peccato che il DJ sia stato diffidato dalla Best Sound, l’etichetta di Franco Godi che detiene i diritti del nome della band e che ha richiesto un risarcimento di 10.000 euro. J-Ax non ha commentato, scatenando non poche polemiche che lo accusavano di aver voltato le spalle ad una parte importante della sua storia musicale. In risposta alle accuse, pubblica un video di 5 minuti dove spiega i vari aspetti della vicenda, concludendo dicendo:“Fai quello che vuoi, tieniti il nome, da oggi per me questa faccenda degli Articolo 31 è finita.”
Soltanto l’anno dopo sembra che il nostro J-Ax abbia cambiato idea. Tra gli alti e bassi della sua carriera, nel 2018, Ax annuncia cinque date al Fabrique di Milano per celebrare i 25 anni di Carriera, con ospite speciale DJ Jad. L’annuncio raccolse fan da tutta Italia ma non prima di innescare una clamorosa polemica, mediatica e non solo.
J-Ax: è polemica prima, durante e dopo gli Articoli 31
Dopo l’addio (temporaneo) alla band, J-Ax pubblica diversi album con varie influenze, dal punk, al rock fino a sonorità reggae. Collabora con tantissimi artisti, come Gue Pequeno, Marracash, Nek e Neffa, scalando le classifiche con hit come Rap n’ Roll e Deca Dance.
Dal 2014 inizia un lavoro di introspezione, empatia ed auto-analisi con brani come “l’uomo col cappello” ed “Intro”. Uno stile diverso da quello ritmato ed irriverente degli Articoli 31 ma che sembra raccontare l’evoluzione di questo personal brand verso una strada più matura e consapevole, ottenendo grande successo.
Nel 2017, “lo Zio” d’Italia diventa padre ed inizia una nuova collaborazione: quella con Fedez. I due scalano le classifiche con l’album Comunisti col Rolex, ottenendo ben 18 dischi di platino. J-ax aveva finalmente trovato il giusto compagnino per il suo duo, fino al fatidico momento: la rottura con Fedez… che non è passata inosservata.
Fedez accusa J-Ax in un intervista, dicendo di aver tramato alle sue spalle in merito alla società aperta insieme. Il cantante non ha mai risposto, lasciando il pubblico diviso tra chi sostiene che “chi tace acconsente” e chi lo ritiene coerente con il suo “amore per la privacy”.
Da allora lo stile di J-Ax cambia completamente nell’album solista ReAle del 2020 e singoli come Ostia Lido e Salsa. Brani commerciali, che polemizzano verso il settore e lo stereotipo del rapper moderno o che, più semplicemente, puntano ad aggiudicarsi il titolo di hit estiva. Una scelta che segna un netto calo nella sua carriera, aggravato dai continui gossip e polemiche mediatiche.
Il cambio stilistico di J-Ax infatti divide gli ascoltatori: da un lato rimane l’aspetto polemico dei vecchi “Articolo 31”, dall’altro un sound più commerciale rap. I suoi storici fan sono delusi, accusandolo di essersi “venduto per la fama”. Un paradosso considerando il tema principale del disco.
Sarà stato proprio il calo di popolarità a spingerlo ad organizzare la reunion con DJ Jad? Il parere popolare su J-Ax oggi è netto: “lo zio Ax” non esiste più, le sue attività sono finalizzate solo al guadagno.
Come sempre, quando si parla di accuse, J-Ax non prova a difendersi, anzi si allontana dalla scena musicale lanciando il podcast “Non aprite quella podcast” nel 2022.
Che sia proprio Sanremo a segnare la rinascita della carriera di Ax? Gli Articolo 31 a Sanremo ci hanno sicuramente ricordato i bei tempi d’oro con la loro rap-ballad tributo, ma sono davvero gli stessi che abbiamo amato negli anni ’90?
L’analisi SWOT degli Articolo 31 a Sanremo e non solo
L’analisi di una band non è mai semplice, e in questo caso lo è ancora meno. Dalla strategia di comunicazione dei due appare chiaro come il Brand “Articolo 31” sia l’unione di due personal brand molto diversi, che negli anni hanno sviluppato punti di forza e di debolezza particolari.
Il capo saldo dei punti di forza è sicuramente la storia della band: per molti sono stati un’icona di stile ed i precursori del genere rap in Italia. Ogni canzone era una hit e rimane nella memoria collettiva grazie alla condivisione di valori con il loro pubblico.
La fanbase si riconosceva nella comunicazione del duo, che ha instaurato con la community un senso di rispetto e stima reciproca concerto dopo concerto. Tuttavia, i due portano sul palco dell’Ariston un nuovo genere, più nostalgico e meno irriverente che potrebbe distruggere il mito della band.
Ciò che conta è che non perdano l’Opportunità di cimentarsi in un nuovo disco o singolo che sappia coniugare lo stile di entrambi, magari rispolverando collaborazioni di successo.
Tornare sul mercato musicale può aprirgli le strade anche verso programmi Tv dedicati: J-Ax potrebbe portare il vecchio amico Jad a talent televisivi come The Voice, Amici e All Together Now. Una strada che gli garantirebbe non soltanto una maggiore risonanza ma anche di avvicinarsi ad un target giovane che non li conosce ancora musicalmente.
Certo, l’effetto nostalgia è un’ottima strategia di coinvolgimento ma non ci rimane che aspettare la finale per vedere se basterà a riportarli ai vertici! Sperando che non caschino nella Minaccia di tornare a percorsi solisti: i loro fan non reggerebbero un’altra separazione.
La personalità degli Articolo 31 a Sanremo non teme trend, giovani o Big: il duo sa reggere il confronto con il mondo musicale ed è pronto a scalare la classifica a suon di nostalgia!
Tu cosa ne pensi del loro pezzo? Vinceranno gli Articolo 31 a Sanremo 2023? Intanto non mancano nelle nostre squadre del FantaSanremo!