Direttamente dall’America sta spopolando un nuovo trend: quello del Shoppy Shop che presto potrebbe arrivare anche in Italia.
Per Shoppy Shop si intende un luogo fisico dove puoi realmente vedere, toccare e acquistare tutti quei prodotti virali su Instagram e TikTok.
Cos’è uno Shoppy Shop?
Non esiste una traduzione letterale del termine ma, in pratica, si tratta di un mini-market artigianale che offre una selezione di prodotti di fascia alta.
Alcuni alimenti, presentati sulle maggiori piattaforme social, diventano finalmente reali!
Questo rappresenta una grande opportunità di business per quei produttori alimentari di nicchia che solitamente faticano a trovare spazio nella GDO.
Nata oltreoceano, la tendenza prevede la distribuzione e la vendita di prodotti alimentari altamente selezionati, dal packaging colorato e ben studiato, che vengono disposti nella ora definita dispensa di lusso.
Sono articoli che fino a poco tempo fa erano visibili solamente nei feed dei social, promossi dalle aziende con massicce campagne di branding.
Più è instagrammabile, più è attraente
Oltre a proporre prodotti alimentari selezionati, un aspetto importante che identifica il trend Shoppy Shop è che tutti i negozi si assomigliano.
Il fenomeno quindi nasce dal desiderio di portare lo shopping online nella vita reale e di mostrare giovani marchi emergenti che guadagnano consensi virtuali.
Le startup di settore stanno dunque cavalcando l’onda per riuscire a posizionarsi dove finora, per motivi principalmente economici, non erano riuscite.
Ecco, dunque, la risposta all’esigenza di creare fisicamente un luogo dove poter fruire di determinati articoli alimentari.
Il termine Shoppy Shop è stato coniato dal brand designer Neil Shanker su TikTok. Da quel momento ha preso sempre più campo, acquisendo una sua identità:
“Un posto dove puoi toccare tutti i prodotti che vedi su Instagram.”
Matteo Cerri – Millionaire
Perché tutti i negozi sembrano improvvisamente uguali?
È la domanda che si è posta Emily Sundberg alla quale ha risposto con un articolo pubblicato sul Grub Street del New York Magazine.
I negozi fisici che stanno via via aprendo hanno colto la potenzialità del progetto e si stanno di conseguenza adattando alle esigenze di mercato.
Ecco perché tutti i negozi di questo genere si somigliano: vogliono offrire un’esperienza di acquisto diversa rispetto alla grande distribuzione.
Alcuni tra i più popolari in America sono Stella’s Fine Market, Otto’s Market, o Tivoli General: tutti rispondono all’idea di offrire qualcosa di diverso e di buono.
È qui che, ad esempio, si può acquistare l’olio d’oliva Graza, i frutti di mare in scatola Fishwife, le patatine al peperoncino Fly by Jing: tutti marchi online che sono cresciuti grazie al posizionamento strategico al dettaglio.
Il caso Pop Up Grocer
Uno dei Shoppy Shop che sta riscuotendo veramente grande successo è Pop Up Grocer.
Nato inizialmente come shop temporaneo di prodotti alimentari, sta ora diventando un punto vendita permanente, con diversi negozi in giro per l’America.
Emily Schildt, la giovane fondatrice e CEO di Pop Up Grocer, ha deciso di inaugurare questi negozi micro-alimentari, che mantengono le dinamiche del pop-up, cambiando offerta di prodotti su base trimestrale.
L’intento è quello di distinguersi dalla distribuzione tradizionale, dando spazio ai piccoli produttori di qualità.
“La maggior parte degli scaffali dei supermercati non sono organizzati pensando a te. Danno priorità ai Grandi Marchi che possono pagare cifre elevate per una collocazione sugli scaffali all’altezza degli occhi. Abbiamo iniziato Pop Up Grocer per fare le cose in modo diverso” – dichiara la CEO di Pop Up Grocer.
L’obiettivo è quello di offrire al consumatore un’offerta variegata di prodotti selezionati e introvabili su larga scala.
Il negozio è come se offrisse alle piccole aziende produttrici la possibilità di testare i loro prodotti: una sorta di “audizione” che, se superata, conquista poi il mercato di massa.
È successo al brand Fly by Jing, che dopo essere stato collocato sugli scaffali di Pop Up Grocer, ha suscitato l’interesse degli investitori e dei grandi magazzini.
Grazie al posizionamento, il marchio ha raccolto un round di finanziamento di 5 milioni di dollari ed è ora presente in 4.000 negozi in tutto il Paese, tra cui Whole Foods, Wegmans, Costco e Target.
Il negozio di alimentari è dunque popolare per offrire prodotti experience-first: nuovi e interessanti, sostenibili ed esteticamente belli.
Shoppy Shop come nuova opportunità di business
Il trend Shoppy Shop, in definitiva, si è delineato per soddisfare le esigenze di quei consumatori che riuscivano a fruire di un determinato prodotto solamente su Instagram o TikTok.
Lo sviluppo di questa nuova e diversa tipologia di punto vendita permette a brand e aziende produttrici emergenti di potersi posizionare nella distribuzione al dettaglio ed essere finalmente percepiti realmente e non più solo digitalmente.