Il colore e la tipografia sono due delle prime cose che i consumatori notano.
Questi stabiliscono il carattere del brand e i messaggi impliciti che trasmette, dunque non possono essere scelti sulla base di un piacere personale puramente soggettivo.
Come colore e font ci influenzano
Se osservate una lattina di Coca-Cola vicino a una lattina di Pepsi vi sarà subito chiaro quanto colore e font siano un potente strumento di marketing poiché permettono di differenziare i prodotti e i loro brand e di trasmettere specifiche emozioni ai consumatori.
All’interno del Journal of the Academy of Marketing Science, Lauren Labrecque e George Milne spiegano che, proprio come un logo e un nome scelti con cura, anche il colore ha un significato intrinseco che diventa centrale nell’identità del brand, contribuendo a rendere il marchio riconoscibile e a comunicare l’immagine desiderata.
Nel loro studio, i due ricercatori hanno messo in evidenza come alcune aziende utilizzino più frequentemente determinati colori.
Ad esempio, il blu è utilizzato in oltre il 75% dei loghi delle carte di credito mentre il rosso si trova nel 55% dei loghi di case automobilistiche.
E la tipografia?
In uno studio del MIT, ad un gruppo di persone è stato mostrato un articolo scritto con carattere chiaro e una buona spaziatura mentre a un secondo gruppo è stato mostrato lo stesso articolo scritto con un font difficile da leggere e una spaziatura stretta.
I risultati sono abbastanza ovvi: la prima versione del testo ha convinto molto di più i lettori, che l’hanno trovata più facile da leggere e, di conseguenza, da comprendere.
Morale?
Esistono alcune linee guida generali da seguire attentamente, ma molte delle scelte più efficaci riguardanti colore e font derivano dalla conoscenza del target e da una profonda conoscenza del posizionamento del brand.