“I love New York”, la storia di una città diventata un brand d’eccellenza

Quando ci riferiamo ad una città, e più in generale ad un luogo, dobbiamo parlare di place branding. Si tratta di una branca del marketing che si occupa di conferire maggiori benefici possibili all’area che si vuole potenziare.

L’obiettivo è essere competitivi, attrarre turisti, ottenere investitori e talenti e, infine, migliorare la reputation del luogo in questione. Così come per un prodotto o servizio è fondamentale avere una buona immagine, un logo, un claim e una strategia di marketing, anche per il place branding sono necessari questi stessi elementi.

Il Brand New York

Un esempio iconico è proprio la città più popolosa degli Stati Uniti: New York. Luogo eclettico e camaleontico, caratterizzato da un melting pot di culture. New York offre ai consumatori turistici un servizio ben preciso: la sua unicità. Possiamo considerare la città come un brand a sé stante, avente un proprio logo e una serie infinita di prodotti: come film, libri e serie televisive che le fanno pubblicità.

Vediamo il percorso che ha portato alla diffusione dell’immaginario di NYC che conosciamo oggi.

Gli anni 70 – the bad reputation

Il brand New York nasce negli anni ’70, in un momento particolarmente critico per la città: la criminalità si trova ai massimi storici e i black out sono molto frequenti. I film di quegli anni riflettono questi problemi: The Warriors del ’79 e Taxi Driver del ’76 portano sulla scena una NYC sporca, oscura e problematica. Alla politica pare non importi dell’immagine negativa della città.

Taxi driver NY
Locandina Taxi Driver, Martin Scorsese 1976

Il 1977 – la svolta

Nel 1977 finalmente si decide di migliorare il brand e la reputation della città: è così che nasce il famoso logo I ♥ New York”. A disegnare l’iconico logo è Milton Glaser, creativo dell’agenzia Wells Rich & Green. La leggenda narra che fosse in taxi quando gli venne l’idea del logo e subito la abbozzò su un foglio. Glaser, che nel 2009 ricevette il premio “National Medal of Art” dal Presidente in carica Barack Obama, è considerato il creatore di una nuova forma di comunicazione, chiamata social design: un design su misura della società, proprio come il logo di I love New York. In un’intervista al New York Times, Glaser afferma:

“Sapevo che quello che stavamo comunicando era qualcosa che teneva insieme le persone, che stabiliva per loro un modo di comunicare”.

 

NY
Logo I love New York

Il logo, a lettere nere con il cuore rosso, diventa un’icona e raggiunge l’obiettivo: i cittadini si sentono unificati e appartenenti ad una grande realtà metropolitana. La campagna pubblicitaria in cui si presenta il logo è considerata la prima campagna di marketing cittadino e fa il giro del mondo.

L’11 Settembre 2001 – I love New York more than ever

Dopo l’11 Settembre, Milton Glaser rinnova il logo, che diventa “I ♥ New York more than ever”, con una piccola ombra oscura nel cuore.

I love NY more than ever
Fonte: Getty Images

Questo logo viene distribuito per tutta la città e viene pubblicato sulla copertina del The Daily News durante la giornata del 19 Settembre 2001.

Gli anni 2000

Il sindaco della città è Michael Bloomberg, il brand della città viene istituzionalizzato e nasce la NYC & Company: un organo di marketing e turismo che si occupa della promozione del turismo della città e delle relative campagne promozionali.

Nel 2006 Wolf Olins disegna un logo in linea con i valori della città: creativa, vibrante, colorata, abitata da un mix di culture. La campagna “This is New York” centra l’obiettivo: un anno dopo la sua diffusione, il turismo cresce del 13%.

NYC
Fonte: www.wolffolins.com

La NYC & Company, per far conoscere le diverse anime dei quartieri della città, lancia la campagna Neighborhood x Neighborhood con l’intento di far crescere il turismo e supportare le comunità locali di ciascun quartiere. Lo stesso fine è perseguito dalla campagna See the City, lanciata nel 2014.

nycgo
Fonte: adweek

2016: il re-branding

Nel 2016 la NYC & Company diffonde una nuova immagine ed un nuovo disegno del brand, progettato dal team di designers interno alla compagnia e sotto la direzione della responsabile creativa Emily Lessard. Il re-branding si compone di diversi elementi creati o ridisegnati, tra cui un nuovo logo, icone, tipografie e grafiche web. Lo scopo è quello di comunicare il movimento e la diversità, simboli di NYC.

Il risultato riesce a centrare l’obiettivo. I nuovi colori corporate, il giallo e il nero, fanno riferimento ai famosi taxi della Grande Mela. Anche alcune texture delle grafiche sono particolarmente rappresentative della città, in quanto aggiungono movimento e profondità all’immagine nella sua totalità: ci riferiamo alle texture che hanno simulato le serigrafie di Andy Warhol o quelle che imitano le luci di Broadway.

New York City logo

Le tipografie usate sono state disegnate espressamente per il sito NYCgo dato che, secondo il team di creativi, NYC meritava un font unico. Così sono stati creati il NWC Sans e il NWC Block, i quali hanno tratto ispirazione dall’essenza grafica e architettonica della città. Sul progetto, Lessard ha commentato:

“Il risultato è moderno ma allo stesso tempo familiare e nuovo. Passeranno molti anni prima che il suo utilizzo risulti esaurito, ci sono piú di 4.000 modi per comporre la scritta New York City”.

Sono state inoltre progettate 250 icone personalizzate, in modo che il linguaggio non rappresenti un problema per i turisti, ma piuttosto comunichi concetti semplici e concisi. La NYC & Company con il sito di NCYgo, che contiene più di 100 elementi audiovisivi, ha raggiunto pienamente il suo obiettivo: comunicare la vivacità di New York e attirare turisti da tutto il mondo. Questo progetto rappresenta un’ottima strategia di place marketing.

Oggi – New York o Nowhere

I logo presente sul sito della NYC & Company è quello di Wolf Olins del 2006. Il brand della città, nonostante la pandemia e i fatti politicamente complessi, è saldo. Da un anno, infatti, è online un eCommerce chiamato New York or Nowhere, i cui prodotti sono spesso sold out.

NY or Nowhere
Fonte: newyorkornowhere.com

Siamo curiosi di vedere come si evolverà il brand di New York a causa di tutti i cambiamenti che si stanno verificando sia negli Stati Uniti, che nel settore turistico. Dopotutto, come dice lo scrittore Colson Whitehead:

“Questo luogo infinito chiamato New York è otto milioni di nude città dentro una città, e non ha mai fine, né mai l’avrà.”

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