Come può un’azienda attirare i candidati a sé? Come stimolare l’engagement nei dipendenti? Marketing e HR uniscono le loro forze per ottenere questo risultato attraverso l’employer branding.
Cos’è l’employer branding?
L’employer branding è il processo attraverso il quale un’azienda costruisce e promuove la propria reputazione come datore di lavoro. Si tratta di un insieme di strategie e attività applicate all’ambito Human Resources, che mirano a rendere l’azienda un luogo di lavoro desiderabile sia per i dipendenti attuali che per i potenziali candidati. L’obiettivo è creare un’immagine positiva che attragga i talenti migliori e li trattenga nel lungo periodo.
L’ambito d’azione è molto ampio e mira a coinvolgere non solo i potenziali candidati, ma anche stimolare e trattenere i talenti già presenti in azienda. Pertanto, da un lato l’obiettivo è quello di essere riconosciuti dal proprio target di lavoratori come Best Employment of Choice, dall’altro si di comunicano i propri valori aziendali sia verso l’esterno che verso l’interno.
L’employer branding deve sempre essere coerente con la brand identity. Pertanto, se un’azienda si presenta come una realtà dinamica, dovrà fornire ai propri dipendenti un’esperienza lavorativa che rispecchi questi valori. Un esempio lo troviamo con Apple che, attraverso una delle sue originali campagne di marketing, An open invitation to open minds, comunica quanto sia parte integrante dell’azienda il desiderio di innovazione e di appartenenza a un obiettivo collettivo ben più grande.
Come viene applicato l’employer branding?
Fare employer branding significa attiare diverse iniziative che possono includere campagne di comunicazione, programmi di sviluppo professionale, politiche di welfare aziendale e attività di corporate social responsibility (CSR).
Ecco alcune delle principali strategie:
- Comunicazione interna. Promuovere una cultura aziendale forte e trasparente, incoraggiando la partecipazione e il feedback dei dipendenti. Questo può avvenire tramite newsletter, incontri periodici e piattaforme di comunicazione interne.
- Sviluppo professionale. Offrire opportunità di formazione e crescita professionale. Programmi di mentorship, corsi di aggiornamento e percorsi di carriera chiari.
- Welfare aziendale. Implementare politiche di benessere che possono includere orari di lavoro flessibili, benefit aggiuntivi, supporto alla salute mentale e fisica e incentivi per il work-life balance.
- Reputazione online. Utilizzare i social media e le piattaforme digitali per comunicare i valori aziendali, condividere storie di successo dei dipendenti e rispondere alle recensioni in modo costruttivo.
- CSR. Coinvolgere i dipendenti in iniziative di responsabilità sociale per aumentare il senso di appartenenza e orgoglio verso l’azienda.
Ma come si crea il “the best place to work”?
Non è solo l’appetibilità di un buono stipendio a definire la soddisfazione lavorativa di una persona. Questo dipende da innumerevoli fattori, poiché ogni individuo necessita di sentirsi valorizzato e avere la possibilità di esprimere al massimo le proprie potenzialità. È in questo quadro che si inserisce l’employer branding.
L’assunzione è solo una parte del processo, bisogna anche cercare trattenere i talenti attraverso la creazione di un posto di lavoro accogliente, stimolante e in grado di garantire una buona work-life balance. È chiaro che per ottenere ciò, ci vuole costanza e pazienza.
Il caso Decathlon
Nel 2018 l’azienda di prodotti sportivi ha lanciato una campagna di social recruiting davvero particolare. Attraverso un breve video, Decathlon è riuscita a comunicare in modo semplice, veloce e divertente i suoi valori aziendali. Ciò che caratterizza l’impresa è infatti un ottimo lavoro di squadra dinamico e competitivo.
Ciò che emerge è che ad oggi le persone costituiscono una componente importante del branding. Non si vendono solo prodotti ma anche esperienze. Per questo motivo il personale con cui entra in contatto il cliente finale deve comunicare i valori dell’azienda e far vivere al consumatore la migliore esperienza possibile.
Da ciò, l’importanza di selezionare e comunicare fin da subito ai candidati le caratteristiche richieste per lavorare nell’azienda. I lavoratori sono di fatto brand ambassador dell’azienda.
Vantaggi per le aziende
Un solido employer branding offre numerosi vantaggi alle aziende, tra cui:
- Attrazione dei talenti migliori.
- Riduzione del turnover.
- Maggiore produttività.
- Vantaggio competitivo.
Un’azienda con una buona reputazione è più attraente per i candidati di alto livello e strategie di employer branding efficaci facilitano il reclutamento dei migliori talenti. Inoltre, dipendenti soddisfatti e coinvolti tendono a rimanere più a lungo in azienda, riducendo i costi associati alla formazione e al turnover.
È chiaro anche che un ambiente di lavoro positivo e motivante incrementa la produttività dei dipendenti e questo porta a distinguere un’azienda dai suoi concorrenti, rendendola desiderabile.
Vantaggi per i candidati
Un’azienda con un forte employer branding comunica chiaramente i suoi valori, obiettivi e aspettative, aiutando i candidati a capire se si allineano con la cultura aziendale. Inoltre, le aziende di questo tipo tendono a investire nello sviluppo professionale dei loro dipendenti, offrendo opportunità di crescita e apprendimento.
In questo modo sviluppano un ambiente di lavoro sano e inclusivo: spesso il risultato di un employer branding migliora la soddisfazione e il benessere dei dipendenti.
L’employer branding di Starbucks
La presenza sui social media è un elemento cruciale per il successo della strategia di employer branding di Starbucks. La multinazionale del caffè si distingue per la sua capacità di raggiungere e coinvolgere efficacemente le generazioni a cui si rivolge, come i Millennial e la Gen Z.
Proprio per questo gestisce account di carriera separati sui social: Starbucks Jobs. Sfrutta le piattaforme per comunicare comunica un messaggio diretto ai dipendenti e ai futuri collaboratori. E la strategia funziona.
Il principale punto di forza dell’employer branding di Starbucks è la creazione di un senso di appartenenza attraverso l’autenticità dei suoi dipendenti. L’azienda sfrutta al massimo le storie di successo, costruendo campagne e serie basate sulle storie delle persone.
L’employer reputation di IKEA
IKEA riconosce l’importanza di costruire il proprio marchio di datore di lavoro e di investire nei dipendenti attuali e potenziali. Per questo cerca costantemente di migliorare le condizioni di lavoro e di garantire che tutti i membri del suo team realizzino il proprio potenziale individuale.
L’obiettivo è dimostrare ai dipendenti che possono crescere come persone e allo stesso tempo attrarne di nuovi.
Il colosso svedese, di recente, ha deciso di aprire le sue porte e mostrare come funziona dall’interno, raccontandosi in modo inedito. Come? Attraverso una strutturata campagna di comunicazione insieme a smarTalks.
In generale, il modo in cui i brand comunicano con il pubblico è cambiato. Gli utenti non sono più solo consumatori passivi, ma cercano di entrare in contatto con le realtà a un livello più profondo. Vogliono conoscere la storia, i valori e i processi produttivi ed ecco che le aziende cercano nuovi modi di raccontarsi, per una comunicazione più autentica e coinvolgente.
I brand sanno che è importante raccontarsi, ma spesso non sanno da dove cominciare. Tentano di porsi come creator, ma senza una strategia ben definita e così i loro sforzi rischiano di risultare inefficaci. Qui, la figura del content creator diventa essenziale: un professionista capace di creare una narrazione di valore e coerente che rappresenti fedelmente l’identità del brand, con contenuti emozionali e coinvolgenti. Questo non solo migliora la visibilità del marchio, ma costruisce anche una relazione più solida e autentica con gli utenti.
È nato così il nuovo format di smarTalks, che consente alle aziende di fare employer branding.
Il progetto IKEA è finalizzato a rafforzare ulteriormente il legame del marchio con i clienti e promuovere la realtà e i suoi negozi sparsi in tutta Italia e nel mondo.
E così, il nostro Lorenzo Ferrari ha sviluppato una serie di contenuti che hanno permesso a IKEA di mostrare l’organizzazione interna, attraverso video e post sui social media e raccontare aneddoti e curiosità, con storie e curiosità interessanti.
Una strategia che ha permesso di:
- Aumentare l’engagement.
- Implementare la visibilità.
- Rafforzare il brand.
Perché l’employer branding e importante?
La reputazione è uno dei principali criteri su cui i migliori professionisti basano la decisione di candidarsi per un’azienda. Essa è al centro della strategia di employer branding, essenziale per costruire un team orgoglioso di far parte dell’organizzazione.
Un vantaggio significativo di una solida strategia di employer branding è la fidelizzazione dei dipendenti. Questo risultato si ottiene attraverso un recruiting mirato a trovare talenti allineati con i valori aziendali e interessati a lavorare per un’azienda con un’ottima reputazione, oltre a iniziative volte a coinvolgere e motivare il personale.
Far sentire i dipendenti parte integrante dell’organizzazione è fondamentale affinché diventino i primi brand ambassador. Lo storytelling realizzato dai dipendenti stessi, attraverso contenuti condivisi sui propri canali social o su quelli aziendali, è percepito come più autentico e trasparente, raggiungendo in modo più efficace il pubblico target.
Per attrarre e mantenere i migliori talenti, è fondamentale presentare chiaramente i vantaggi offerti dall’azienda, definendo l’employee value proposition. L’EVP comprende tutte le caratteristiche tangibili e intangibili che distinguono l’azienda come datore di lavoro, mettendo in evidenza i benefici che soddisfano le aspettative dei collaboratori attuali e futuri, rendendo l’azienda più desiderabile rispetto alla concorrenza.
L’employer branding è una componente essenziale per il successo aziendale nel panorama digitale odierno. Attraverso strategie mirate e un impegno costante nel costruire una cultura aziendale positiva, le aziende possono attrarre e mantenere i migliori talenti, migliorando al contempo la loro reputazione e competitività sul mercato.