Che tu la conosca o l’abbiamo scoperta soltanto in questi giorni, Ariete a Sanremo è una grande novità per la sua generazione. Nome d’arte di Arianna Del Giaccio, partecipa per la prima volta al Festival con “Mare di guai“, scritta a quattro mani con Calcutta e prodotta da Dardust.
Giovanissima (20 anni), senza filtri e piena di voglia di imparare e mettersi in gioco, Ariete riesce a comunicare direttamente con la generazione di cui fa parte e con cui interagisce attraverso tutte le piattaforme di social network: la sua vera sfida a Sanremo sarà farsi amare anche dalla giuria e dal pubblico meno giovane!
Ci riuscirà? Analizziamo insieme la strategia di comunicazione del personal brand di Ariete a Sanremo e non solo.
Ariete a Sanremo 2023
Ariete non fa parte degli amanti del Festival di Sanremo, anzi ammette senza problemi di averlo iniziato a guardare solo da due anni. Porta in gara un brano personale che parla direttamente di una sua ex, promuovendo una sensibilizzazione tale da far si che a nessuno interessi più il sesso della persona a lei cara. L’artista lotta da sempre per le tematiche LGBTQIA+ senza voler diventare un’icona ma riconoscendone l’importanza. La sua canzone, malinconica e che un focus profondo su se stessa e sulle persone della sua vita, cerca di creare empatia ed inclusione, invitando gli ascoltatori ad identificarsi in essa nel ruolo che più preferiscono.
Dopo una piccola gaffe di Amadeus che le da del lui, il brano che ha portato a Sanremo è l’essenza del suo modo di fare musica, una canzone intima e malinconica. “Mare di Guai” è una riflessione introspettiva su una relazione terminata, con l’invito finale di andare avanti sempre a testa alta. Fin dall’arrivo sul Green-carpet, Ariete ha mostrato uno stile diverso dal solito: lo streetwear lascia il posto ad un quasi rock, seppur sempre minimal per la prima volta senza i suoi amati cappelli. Che sia una scelta stilistica o una strategia per il fantasanremo, sicuramente ha sorpreso gli spettatori che già la conoscevano!
La strategia di comunicazione di Ariete: dall’eliminazione ad X Factor a Sanremo 2023
Arianna Del Giaccio, la nostra “Ariete” a Sanremo, ha sempre avuto una forte passione per la musica che l’ha portata ad X Factor 2019, nella squadra di Sfera Ebbasta. Non arriva in finale ma l’anno successivo debutta con il nuovo nome d’arte e la canzone “Quel bar”. Il brano attira l’attenzione dell’etichetta Bomba Dischi sotto la quale è tuttora.
Il nome Ariete, non nasconde alcuna storia: è puramente legato al suo segno zodiacale che incarna una forza e testardaggine in cui Arianna si rivede. Dopo diverse collaborazioni, tra cui la più recente con Tananai o con Madame e Rkomi, nel 2020 arriva il successo. Con milioni di ascolti su Spotify, comincia a generare viralità anche su Tiktok… non sempre per la musica però.
Ariete a Sanremo: lo spirito Gen Z porterà polemica politica sull’Ariston?
In piena campagna elettorale 2022, Ariete ha fatto il pieno di followers e dissenso. Da brava esponente della Gen Z, non ha paura di esporsi su temi di attualità e dire la propria sfruttando l’attenzione mediatica che si è riuscita a costruire. Nel pieno di un concerto a Gallipoli, la cantante nota per i suoi intermezzi di dialogo e confronto con il pubblico, comincia a parlare del programma elettorale di Giorgia Meloni.
“Non so se avete letto il programma di Giorgia Meloni, non so quanti di voi voteranno perché maggiorenni. Vi dico, però, di leggerlo, di pensarci bene e se voterete o se lo faranno i vostri genitori, valutate se davvero votare quella persona lì, perché è limitante, brutto e ci sono tanti punti che non funzionano”.
Il video fa il giro del web ed il suo commento è polarizzante:
– da un lato i fan la difendono a spada tratta;
– dall’altro viene attaccata dai “detrattori”.
La cantante non voleva fare politica o polemica, anzi, inizia il discorso dal ricordo di “L’Anno che verrà” di Lucio Dalla. Citando il brano “e si farà l’amore ognuno come gli va“, continua dicendo “Lucio Dalla sarebbe moltissimo triste nel leggere un programma del genere“.
Con questo brano, dedicato ad una storia d’amore tra due ragazze, le probabilità di far insorgere polemiche nel pubblico più old del Festival non sono poche, soprattutto dopo i commenti al Governo riguardo alla presenza di Rosa Chemical.
Ariete e il movimento LGBTQIA+
Ciò che i fan amano di Ariete dai suoi fan, è la stessa qualità che potrebbe portarle problemi sull’Ariston: parlare senza filtri, come ha fatto riguardo al suo orientamento sessuale.
Ariete è infatti dichiaratamente omosessuale e nelle sue canzoni parla sempre di ragazze proprio per questo motivo. È molto legata al fratello Gianmarco, nato come Gaia, che ha accompagnato nel percorso di transizione e considera un punto di riferimento.
“Io alle ragazze e ai ragazzi che come me sono omosessuali, e amano persone dello stesso sesso, dico che è normale anche prendersi il proprio tempo, iniziare l’università, lavorare, crearsi una indipendenza economica e staccarsi dalla città in cui si è nati e dalla famiglia. Bisogna vivere la propria sessualità in pace. L’importante è guardare dritto e sapere che si troverà la propria strada. Non bisogna mai dubitare di sé stessi anche quando chi ti circonda ti è avverso”.
Si fa portavoce della sua generazione, trasmettendone le incertezze, la voglia di definirsi e di cambiare le cose. Nelle sue canzoni riesce ad esprimere i sentimenti con la stessa naturalezza e sincerità con cui lo fa nelle sue storie di Instagram o su Tiktok.
Diventa così il simbolo di una generazione che sta cercando di sostituire i giudizi e gli stereotipi sociali con la scoperta senza pregiudizi dell’altro e la semplice necessità di essere visti e riconosciuti.
Durante i suoi concerti invita sul palco ragazzi con genitori omofobi per aiutarli a fare coming out dandogli coraggio e facendosi portavoce dei loro problemi. Chiacchiera con il pubblico, parla dei suoi problemi prendendosi in giro ed interessandosi allo stesso tempo dei problemi altrui: un rapporto con i fan così personale che pochi artisti possono vantare.
I suoi look sono coerenti con il rifiuto di ogni etichetta e stereotipo: linee fluide e over la contraddistinguono anche sul palco dell’Ariston. Ariete ha fatto della semplicità il suo tratto distintivo, la sua estetica minimal si riflette sia nella sua voce sia nel make-up e nei capelli, corti e sfuggenti sotto il cappellino onnipresente.
Proprio i capelli sono, invece, oggetto di preoccupazione dei suoi fan: con un Malus di 5 pt nel Fantasanremo, avere Ariete in squadra costa abbastanza!
Ariete a Sanremo, come abbiamo visto, non rinuncia al suo cappello ma rassicura i fan: farà il massimo per far ricevere quanti più punti possibili a chi l’ha inserita nella propria squadra.
La SWOT di Ariete a Sanremo e non solo
Sicuramente tra le più giovani ed interessanti voci di questo Sanremo, può sfruttare questa visibilità per raggiungere un pubblico con cui non è solita comunicare. Il suo seguito è per la maggior parte appartenente alla Generazione Z, non avendo mai provato ad interagire con un pubblico più adulto.
Sull’Ariston diventa quasi un obbligo rivolgersi ad un target più ampio, ottenendo o un trampolino di lancio verso palchi importanti, o, come già sembra prefigurarsi, una bocciatura non priva di polemiche. La sua spontaneità e l’attivismo verso temi sensibili sembrano non aiutarla ad ottenere i favori della critica, ma ad Ariete non importa. Fedele a se stessa, consoliderà ancor più il suo rapporto con la sua fan-base.
Il duetto con Sangiovanni è una chiara presa di posizione rispetto al target a cui vuole rivolgersi, nonostante si configuri come un’opportunità sprecata. La serata duetti è studiata per creare performance uniche e particolari che uniscano talenti diversi per dare nuova voce ad un brano particolare. Scegliere qualcuno della sua stessa nicchia, le ha precluso un’importante occasione di crescita, facendo generare già delle polemiche da prima dell’inizio del festival.
Una cosa è certa: Ariete ha talento e sa come farsi amare attraverso la musica. Potrebbe davvero fare dell’Ariston il suo personal trampolino di lancio! Non rimane che rimanere sintonizzati per il risultato: chissà se si toglierà il cappello prima della finale facendoci risparmiare quei 5 pt.!