Gianni Morandi a Sanremo 2023 è pronto a dettare tendenza. Da iconica figura della musica italiana degli anni ’60, non vuole rimanere relegato nei libri di storia: grazie al suo aggiornamento continuo e la sua impeccabile presenta social, è perfino co-conduttore di questa edizione 2023!
Soltanto lo scorso anno, il cantante si è aggiudicato il terzo posto, rendendosi protagonista di alcune polemiche sul regolamento della kermesse. Sicuramente ha grande familiarità con il palco dell’Ariston: nel corso della sua carriera ci è salito diverse volte, aggiungendo ogni volta un pezzo nella sua storia con la televisione italiana.
Gianni Morandi a Sanremo 2023
Gianni Morandi affronta torna sul palco dell’Ariston: Amadeus ha annunciato in diretta al Tg1 che il cantante sarà il co-conduttore di Sanremo 2023. Dopo il terzo posto del 2022 con “Apri tutte le porte” – subito virale su Tiktok – è tra i protagonisti di questa edizione.
Un confronto generazionale non indifferente vista la storicità del cantante.
La strategia di comunicazione di Gianni Morandi: dal simbolo degli anni ’60 a Sanremo 2023
Gianni Morandi arriva in TV con se la faccia sorridente di un ragazzo nel pieno boom economico degli anni ’60. Nella sua vita ha sempre avuto grande successo, dalla vittoria di Festival Provinciali fino al 1964 dove vince il Cantagiro con “In ginocchio da te”.
Da figlio del suo tempo, gli albori di Gianni Morandi vedono canzoni d’amore, classiche e senza tempo molto lontane dai ritmi dei suoi ultimi successi. Il Personal Brand di Morandi, infatti, è un caso di “re-branding”continuo dovuto sia agli avvenimenti storici sia alla sua estrema voglia di non fermarsi.
Dagli anni ’70 affronta il primo calo della sua carriera per non aver preso una posizione nelle questioni politiche dell’epoca. Con i movimenti del ’68, infatti, le persone cominciavano ad aspettarsi dai personaggi dello spettacolo e soprattutto dai cantanti delle prese di posizione, che il nostro Gianni non era pronto a fare. Cercò di risollevarsi non con uno, non con due ma con ben tre partecipazioni al festival: ci riuscì con Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri!
Imparando dagli errori, riprende i suoi tuor per avvicinarsi il più possibile al pubblico, dimostrando di comprenderne le emozioni ed i problemi grazie alla musica.
Chi lo segue conosce il suo amore per lo sport e soprattutto per il Bologna: l’inno della squadra si deve proprio a lui, insieme a Lucio Dalla, Luca Carboni ed Andrea Mingardi. E non solo, è anche uno dei fondatori della Nazionale Cantanti.
Notiamo già il tratto distintivo del Personal Brand di Morandi: analizzare il sentiment delle persone, imparare dagli sbagli e dimostrarsi vicino al pubblico.
Ecco perché mentre il suo profilo Facebook si mimetizza tra i profili dei Boomers, il suo più recente profilo Tiktok parla ai giovanissimi! Una diversificazione che tiene fede al suo caratteristico tone of voice, che non viene stravolto ma solo adattato piattaforma dopo piattaforma.
Il “Boomer” influencer: gli “abbracci virtuali” di Gianni Morandi a Sanremo 2023
Il modo in cui Gianni Morandi riesce a fare “brand stretching“, parlando ad un pubblico lontano dal suo target naturale è qualcosa di unico. È attento e sensibile alle tematiche di tutti i possibili target, grazie al social listening che gli permette sempre di avere un’ottima reputazione.
Non ha faticato, infatti, a trovare il suo spazio su Tiktok sfruttando il trend più adatto a lui. Il suo commento alla canzone “Povero Gabbiano” di Gianni Celeste – “se lui può farcela su Tiktok allora posso farlo anche io“- è uno dei momenti clou della sua presenza Tiktok!
A difendere la sua posizione tra i “Big” della musica italiana, infatti, non sono solo i dischi venduti e gli oltre 50 anni di carriera. È uno dei primi della sua generazione di “VIP” ad aver portato sui social la propria strategia di personal branding.
La sua pagina Facebook – aperta quasi per gioco con la moglie come “Social Media Manager“- ha 3,1 milioni di inscritti, più altri 1,4 milioni su Instagram. Sono proprio i suoi followers a fare la differenza: con commenti ed interazioni, lo aiutano a rendere virali i suoi “meme” ed imitazioni che lo rendono un fenomeno pop.
Attraverso le sue pagine social, Morandi, ha dimostrato l’importanza dello storytelling per qualsiasi celebrità. In particolare, la sua strategia si contraddistingue per: l’ironia, l’autenticità e la gentilezza.
Non si vergogna della sua età e non cade in goffi tentativi di “giovinezza”: con i suoi autoscatti (che lui tiene a non chiamare “selfie”) condivide scene della sua quotidianità… non temendo nemmeno gli haters.
Tenendo fede al suo personaggio, è sempre gentile e sorridente, rispondendo alle critiche con i suoi “abbracci virtuali”. Diventanti ormai una sua caratteristica distintiva, persino Topolino ha dedicato uno dei suoi fumetti al “Moranduck“, il Re degli Abbracci!
Chi non lo amava agli albori, lo ritrova oggi su Facebook. Ogni utente viene quasi invitato a scoprire i dietro le quinte, costruendo quasi un rapporto privilegiato e privato con il cantante. Ma chi lavora nel digital marketing lo sa bene: il successo sui social non è solo questione di autenticità e interazione. Infatti, Gianni segue una precisa organizzazione per la sua strategia social: almeno una foto al giorno e mezz’ora alla sera da dedicare a rispondere ai commenti del giorno prima.
Si fa fatica a credere che un personaggio dello spettacolo di questa portata non abbiamo un team dedicato a questi aspetti, eppure come dimenticare la clamorosa gaffe che gli costò quasi l’eliminazione da Sanremo 2022.
Rischi e Flop della strategia social di Gianni Morandi
Come social media manager di se stesso, il cantante ha anche dovuto affrontare gaffe e shit store non indifferenti. La più recente e grave per la sua carriera fu quando pubblicò su Facebook un backstage della registrazione di “apri tutte le porte” prima che la esibisse a Sanremo 2022. Accortosi dell’errore, cancello subito il tutto, si scuso con il Festival dicendo “Questa volta l’ho fatta grossa. Ho sbagliato a postare inavvertitamente su Facebook un video con dei frammenti della canzone che devo cantare a Sanremo. Mi ostino a fare da solo ma sono proprio un imbranato!“.
Questa sua ostinazione, diventa però quasi un obbligo imposto dal suo pubblico. In seguito ad una didascalia che riportava, per sbaglio, gli “orari migliori in cui pubblicare”, i suoi fan insorsero accusandolo che non fosse lui a gestire davvero i suoi canali social. Morandi riuscì subito ad uscirne, rispondendo a Selvaggia Lucarelli che era stata sua moglie Anna a pubblicarlo, riuscendo così a salvare l’autenticità delle sue pubblicazioni.
La sua strategia social funziona perché rimane il ragazzo che si faceva mandare dalla mamma a prendere il latte e che ora, come tutti, condivide frammenti della sua quotidianità, rispondendo ai commenti e mandando i suoi famosi abbracci.
La SWOT di Gianni Morandi
La particolarità di Gianni Morandi è che il suo più grande punto di forza, causa diversi punti di debolezza e minacce nell’analisi SWOT.
La sua distintiva gentilezza ed ironia lo portano quasi a non voler decidere tra un pubblico di affezionati dagli anni ’60 ad uno più giovane ed in tendenza.
L’abbiamo visto confrontando i contenuti della sua pagina Facebook con il profilo Tiktok e paragonando gli ultimi brani in collaborazione con artisti com Rovazzi e Jovanotti rispetto al suo stile originale. Che il nostro Morandi voglia a tutti i costi tenere il passo, tanto da tradire se stesso?
Questo Sanremo 2023 potrebbe essere la svolta della sua carriera: rimanendo fedele al suo target storico, sarebbe il porto sicuro degli spettatori più old di questa edizione.
Un’opportunità da cogliere potrebbe essere una presenza televisiva autonoma, con un suo programma dove sfrutta la sua capacità di mediare nel dissenso. Pensiamo ad esempio ad un programma di confronto generazionale oppure – sfruttando l’effetto nostalgia e le sue “conoscenze” nel digital – un programma dove “insegna” ad altri Big della televisione italiana come usare i social… chi non lo guarderebbe?
Tutte opportunità che potrebbero richiedere qualcosa che Morandi continua a non fare dagli anni
“70: prendere posizione ed esporsi su temi caldi alla società. Sarà proprio questo ciò che gli rende difficile pensare autonomamente a testi attuali e virali per le sue nuove uscite? O sarà il normale legame con i valori degli anni ’60?
Per un personal brand sul mercato da decenni, il peggio è rimanere stagnante in una via di mezzo tra “giovane boomer al passo” e “vecchia gloria dei tempi andati”. D’altra parte, però, Gianni Morandi a Sanremo può trovare un grande alleato: Amadeus, un personaggio senza età con cui condivide l’approccio ironico e alla mano.
Chissà dove si posizionerà questo Sanremo 2023 nella SWOT del nostro Gianni: prendere parte anche lui al FantaSanremo? Saprà reggere confronto con i più giovani? Ma soprattutto… a quanti meme riuscirà a dare vita?
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