Il marketing può essere davvero applicato ad ogni settore, anche a quello del turismo. Ecco perché si parla di travel marketing!
Sono molte le strategie che aziende e brand stanno via via adottando. Il content marketing per il turismo consiste nel raccontare e promuovere, con contenuti unici e di valore, un territorio, un luogo, una destinazione.
Leggi qui un approfondimento sul content marketing e il ruolo chiave del content creator.


L’utente non ricerca più, ormai, la semplice meta ma va alla scoperta di esperienze. Per questo motivo creator, influencer e brand che attuano strategie basate su questo topic stanno riscuotendo un grande successo online e non.
Si sono venute a creare, infatti, delle nuove figure di riferimento in ambito turistico, identificate come travel blogger o travel influencer. Viaggiando in prima persona, condividono fotografie di location splendide e forniscono consigli utili a chiunque altro voglia visitare quel particolare luogo.
Una delle armi più potenti nel travel marketing è lo storytelling. Raccontare storie coinvolgenti su destinazioni e esperienze non solo educa e suscita emozioni, ma crea connessioni autentiche con il pubblico. I video sono strumenti indispensabili per trasmettere la bellezza di un luogo o l’emozione di un’esperienza. Questi contenuti non solo attirano l’attenzione ma influenzano, talvolta, le decisioni di viaggio.
Certo è che bisogna sempre tenere d’occhio l’andamento delle tendenze.
I tend per il travel marketing
Le tendenze nel settore del turismo nascono e si sviluppano di continuo. Negli ultimi anni, ad esempio, si è affermato il fenomeno del revenge tourism. Si tratta di un fenomento caratterizzato da un senso di ”vendetta” e “rivalsa”, nato di fatto post-pandemia.
Negli ultimi anni si parla anche molto di holiday working, una tendenza che consiste nel lavorare in smartworking da località turistiche. Per questa nuova tipologia di viaggiatore è stato anche coniato il neologismo bleisure che indica, appunto, un viaggio che unisce lavoro e vacanza.
Altri trend da non sottavolutare per una strategia di travel marketing funzionale sono:
- Lo slow tourism. Letteralmente significa turismo lento ed è un modo di viaggiare nato in risposta alla frenesia che caratterizza le nostre vite quotidiane. Si tratta di una filosofia che consiste nel viaggiare alla scoperta di luoghi nascosti, culture diverse e prodotti locali rispettando l’ambiente. La regola numero uno è: viaggiare con calma in modo da cogliere ogni piccolo particolare!
- Le eco-vacanze. La sostenibilità è un must. Il turista è molto più attento a scegliere fornitori di servizi (compagnie aeree, hotel, ristoranti) che pensano in modo green.
- Il solo travelling. Quel trend che spinge il turista verso una vacanza in solitaria per ritrovarsi e conoscersi meglio.
Alla luce dei trend del momento, analizzare il target, si sa, è uno step imprescindibile.
Sojern, la piattaforma internazionale di travel marketing, ha evidenziato le principali macro tendenze nel settore dei viaggi. Dal report è emerso che i viaggiatori più frequenti sono sempre di più i Millennial, che tendono a ricercare il lato più avventuroso del viaggio, mettendo al primo posto l’esperienza anziché la meta. Non a caso, il fenomeno prende il nome di anywhere travel.
Da non sottovalutare, però, la Generazione Z che dalle statistiche si rivela la più attenta in ambito sostenibile, alla ricerca di viaggi che rispettino l’ambiente e totalmente green.


Ma perché le aziende dovrebbero tener conto di tutti questi aspetti? Indubbiamente per rafforzare il proprio brand. Comunicare contenuti in ottica dell’utente finale può rivelarsi utile per accrescere la propria brand awareness e rafforzare la brand reputation.
E non mancano di certo esempi di strategie di travel marketing vincenti.
Il content marketing turistico fatto bene
Tra le varie piattaforme di pianificazione dei viaggi, spicca certamente Airbnb. Il portale online statunitense nel 2017 ha lanciato Airbnbmag: un magazine di viaggio e lifestyle, curato direttamente dagli ospiti delle strutture, per raccontare i luoghi da visitare.
Con oltre 100 milioni di lettori, la rivista risulta oggi sospesa, ma è comunque possibile consultare le edizioni passate online.


Un’altra strategia che si è rivelata vincente è quella di Ibis Switzerland, la catena alberghiera che nel 2018 ha lanciato Relax We Post, un servizio di gestione dei social media dei propri ospiti, un social media sitting.
L’iniziativa si basa sul voler fornire ai clienti un servizio di gestione degli account digitali, in modo da avere a disposizione un fotografo esperto, pronto ad immortalare momenti della vacanza, da postare sui social.
A proposito di social network
Come in ogni settore di mercato, i social media esercitano un’influenza importante sulle decisioni di acquisto degli utenti, anche nel turismo.
Una recente indagine condotta da Booking.com ha rivelato che i social hanno un ruolo fondamentale nella scelta delle vacanze. Il 51% degli intervistati ha dichiarato di voler visitare luoghi in cui nessuno dei propri amici è ancora stato.
Ma si sa, l’occhio vuole sempre la sua parte. Anche in questo caso le foto giocano un ruolo determinante nella scelta di una destinazione.
L’effetto Instagram
Da un sondaggio pubblicato su Econsultancy emerge che il 40% degli under 30 sceglie la destinazione del proprio viaggio anche in base a quanto questa sia instagrammabile.
Il social, quindi, si rileva uno strumento da sfruttare. Ed è quello che ha fatto easyJet.


La nota compagnia aerea lowcost nel 2018 ha sviluppato Look&Book. Si tratta di un servizio che, tramite un’app dedicata, permette di cercare le destinazioni direttamente dalle foto pubblicate su Instagram.
Funziona così: caricando una foto, l’algoritmo riesce a individuare la location dove è stata scattata e di conseguenza propone le soluzioni di volo per raggiungerla.
Travel marketing su Pinterest
Un altro social veramente importante per le immagini è il noto Pinterest, che si è rivelato centrale per il settore del turismo.
I viaggi, infatti, si sono posizionati tra i trend topic della piattaforma. Dalle analisi condotte è emerso che il 76% degli utenti decide di visitare una particolare meta in base ai contenuti che i brand pubblicano.
Sfruttare quindi le potenzialità dei social network si conferma strategia vincente per promuovere la propria attività o una precisa località turistica. Ne è una prova la compagnia di navi da crociera Carnival Cruise Line che dopo aver condotto una campagna marketing insieme a Pinterest ha ottenuto risultati notevoli:
- un aumento del 14% del tasso di click-through;
- una riduzione del 71% del cost-per-click.
Il case study WeRoad
A proposito di Millennials… questi sono diventati il principale target di riferimento di WeRoad, la travel scale-up italiana specializzata nel group adventure travel.
Parte del gruppo OneDay, che comprende diverse realtà digitali italiane tra cui ScuolaZoo, nasce come metodo alternativo di vacanza. Il progetto permette a piccoli gruppi di ragazzi tra i 25 e i 35 anni circa di viaggiare in gruppo, in cerca di avventure, alla scoperta di luoghi e tradizioni.
Ma da cosa deriva il loro successo? Dal fatto di aver adottato fin da subito una comunicazione distruptive che parla esattamente la stessa “lingua” dell’utente cui vogliono riferirsi.
Ne è un esempio la campagna OOH (Out Of Home) che hanno realizzato in Francia, Inghilterra e Spagna. L’iniziativa ha previsto l’affissione di oltre 6.000 cartelloni pubblicitari che recitano frasi come: “Prepara lo zaino, gli amici li portiamo noi”, o “L’hai mai fatto?” presentando direttamente una serie di situazioni di viaggio sperimentabili, vissute direttamente dai WeRoader.
L’azienda, in definitiva, ha cercato di coinvolgere al massimo il proprio target di riferimento, offrendo quindi non un semplice viaggio, ma una vera e propria esperienza.


Gli esperti di viaggi
Come abbiamo visto, Instagram si presenta come una delle piattaforme utili da sfruttare per promuovere il cosiddetto marketing del turismo. Negli ultimi anni sono nate delle vere e proprie figure di riferimento, dei content creator specializzati in viaggi: i travel influencer.
Si tratta di utenti che raccontano le proprie avventure e i propri spostamenti in giro per il mondo, dispensando consigli su mete da visitare e curiosità dei luoghi come dei veri e propri influencer.


Travel influencer più popolari
Un esempio è Nicolò Balini, conosciuto come Human Safari. Con 1 milione di followers su Instagram e oltre 970 mila iscritti al canale YouTube, condivide dal 2012 le sue road trip, fatte in oltre 82 paesi in tutto il mondo.
Per i più romantici e meno appassionati di avventure, un grande successo è stato riscosso da Francesca e Tommaso, meglio noti come Take my heart everywhere. Dal 2015 condividono con gli oltre 3 milioni di followers i loro viaggi in giro per il mondo, attraverso la pagina Travelling Through The World.
Murad Yusupovich Osmanov, conosciuto su Instagram come Murad Osmann, è il fotografo russo divenuto famoso, insieme alla moglie Natalia, per la serie Follow Me To. Dal 2012 la coppia condivide scatti mozzafiato sui social, girando il mondo mano per la mano. Il concept è diventato virale e i due sono stati nominati come migliori influencer di viaggio.


Anche TikTok è un social da non trascurare. Su questa piattaforma si è fatto strada nel mondo del travel Giovanni Arena, uno dei creator più popolari in Italia, con oltre 1 milione di followers e oltre 85 milioni di like ai suoi contenuti.
Non solo persone, però, anche amici a 4 zampe.
Pet travelling influencer
Sta spopoland anche il fenomeno del pet travelling influencer. In questo caso le vicende di viaggio sono raccontate attraverso gli occhi degli animali, fedeli compagni di avventura.


Il successo è dovuto non solo alle ottime capacità di storytelling adottate dai profili, ma soprattutto alla qualità delle immagini che vengono condivise che fanno appassionare l’utente alle storie raccontate.
Un caso celebre è quello di Sukii, la gatta del Bengala della fotografa canadese Marti Gutfreund che esplora il paese sostenuta da quasi 2 milioni di followers. Ma anche Mr. Pokee, il riccio più famoso di Instagram, immortalato in paesaggi mozzafiato e mete incredibili. O anche la coppia cane e gatto trovatelli Henry & Baloo, o il super fotogenico Aspen, il Golden Retriever sempre on the road.


In definitiva, sfruttare le strategie di travel marketing, attuate sia sui social – attraverso influencer -, o tramite blog di settore può rivelarsi fondamentale per promuovere strutture, territori conosciuti e non.
Viaggiare in questo modo diventa un racconto di vita, alla scoperta di sapori, culture e tradizioni di tutto il mondo e diventa punto di riferimento per i futuri viaggiatori, alla ricerca della prossima meta da scoprire ed esplorare.