Twitter e Meta.
Elon Musk e Mark Zuckerberg.
Due mondi completamente diversi, ma forse neanche poi così tanto.
La rivalità tra i due è ben nota, ma nei mesi scorsi la sfida si è riaccesa con due novità in ambito social media che hanno sorpreso tutti.
Stiamo parlando dell’improvviso rebranding di Twitter, diventato X, e della nascita di Threads.
Ripercorriamo le tappe di questa competizione che ha tenuto accese le stanze di discussione social durante la scorsa estate.
Elon Musk e la rinascita di Twitter
A luglio, Elon Musk ha annunciato il rebranding di Twitter. Dopo pochissimi giorni, il social network dei tweet si è trasformato in X. Questa azione ha subito cancellato la volgarizzazione del brand, utilizzato ormai sia per i post (chiamati appunto tweet) ma anche per l’azione del pubblicare contenuti sulla piattaforma (twittare).
Con l’idea di X se ne va anche lo storico logo rappresentate l’uccellino azzurro. La lettera, scritta in maiuscolo, bianca su nero, è ricorrente anche nelle sue altre aziende (la banca X.com, così come SpaceX e X.AI), e rappresenterebbe una vera e propria ossessione per Musk.
Twitter rimane però un segno indelebile, sia nella mente delle persone che non riescono ad abituarsi al nome nuovo, sia per la piattaforma stessa. Infatti, cercando alcune informazioni in merito al social si trova ancora “Twitter for business” al posto di “X for business”.
Il valore di Twitter, poco prima dell’acquisto di Elon Musk, era già in calo. Con le politiche attuate dal nuovo proprietario la situazione è ulteriormente peggiorata. Dopo licenziamenti del personale e i primi cambiamenti della piattaforma, il social ha registrato un calo del 50% delle entrate pubblicitarie a causa dell’allontanamento di molti brand dalla piattaforma.
Dopo queste decisioni improvvise (che hanno fatto seguito all’introduzione della spunta blu a pagamento nel 2022), si è registrato un calo di download del social, meno utenti attivi e un downgrade della posizione dell’app nella classifica globale.
La volontà di Musk è quella di trasformare il social network in una piattaforma ideale per qualsiasi tipo di contenuto: dall’audio, al video, fino ad operazioni bancarie, ispirandosi all’omologa cinese WeChat. Una trasformazione complessa.
Elon Musk VS Mark Zuckerberg
Elon Musk e Mark Zuckerberg sono due mondi in costante competizione. Da una parte del ring Musk, conosciuto per le sue imprese nei campi più disparati, partendo da PayPal passando per Tesla arrivando a OpenAI. È un personaggio spesso criticato e famoso per le sue idee folli e la pubblicazione di tweet velenosi nei confronti di diverse situazioni e in costante evoluzione.
Dall’altra parte, Mark Zuckerberg, l’ottavo uomo più ricco al mondo e fondatore dell’impero Meta. Informatico e imprenditore statunitense, Zuckerberg continua la lotta con Musk con il lancio di un nuovo social network pronto a dare del filo da torcere a X.
Ad agosto 2023 la costante sfida tra i due trova finalmente un ring. Questa gag, nata da una conversazione tra i due, inizia a giugno quando Musk scrive in un tweet di essere pronto a sfidare Zuckerberg in una cage fight. La proposta è sembrata fin da subito assurda agli occhi degli utenti, ma con il passare dei giorni sembrava farsi sempre più concreta, fino all’accettazione di Zuckerberg.
Tutto ciò è andato avanti nei mesi estivi con tanto di foto dei diretti interessati intenti ad allenarsi per la sfida, decisioni per la diretta streaming e proposte di date e luoghi d’incontro, tra cui il Colosseo. Infatti, lo stesso Musk ad agosto ha annunciato di aver ricevuto permessi per il tanto atteso incontro tra i due colossi, alimentando ulteriormente lo stupore negli utenti e le scommesse sulla location italiana.
Ma Zuckerberg, dopo poco, ha messo fine alla storia. In un post il CEO di Meta ha dichiarato di voler andare oltre e raccogliere dei fondi per beneficenza, a fronte del comportamento poco serio di Musk che ha continuato imperterrito a parlare male di Meta, definendolo addirittura uno strumento di manipolazione.
Threads: il rivale di X
Tutto ciò ha portato alcuni brand verso Threads, social diretto concorrente di X e lanciato da Meta qualche mese fa, raccogliendo 5 milioni di utenti in sole 4 ore.
Threads, nuovo social network di Meta, non è ancora disponibile in Italia a causa della normativa sulla privacy dell’Unione Europea, più stringente rispetto agli Stati Uniti. Il nome “Threads” fa riferimento proprio ai “filoni” di Twitter, discussioni formate da più tweet messi insieme.
Il social è un’app di messaggistica che di fatto replica le funzionalità di Twitter, agganciandosi al profilo Instagram dell’utente e trasferendo in automatico i suoi followers, dando inoltre la possibilità di condividere i propri “thread” nelle stories.
Questo lancio arriva proprio nel momento in cui Twitter è in una fase di calo, approfittando della debolezza della concorrenza.
Infatti, l’interesse dimostrato dagli utenti nei confronti di Threads è una grande minaccia per X, proseguendo la battaglia della guerra Musk-Zuckerberg.
Con l’arrivo del nuovo social, la competizione si è intensificata. Sia X che Threads sono in costante evoluzione inserendo funzionalità premium da un lato, e personalizzate dall’altro. Con la nuova politica di Musk, X sta cambiando totalmente e con esso anche gli utenti e l’utilizzo che ne viene fatto. Con il futuro arrivo di Threads anche in Europa sarà possibile fare considerazioni che al momento sono limitate solamente ad una parte del mondo.
Una cosa è certa: la sfida continua.