Lidl conquista l’Italia con le sue scarpe dai colori sfavillanti. Il blu, il rosso e il giallo saranno le sfumature per eccellenza che decoreranno nel 2020 i piedi di chi segue la moda streetwear e colmeranno la passione degli amanti delle limited edition e dei collezionisti.
La caccia alle scarpe d’oro
Le scarpe sono disponibili da pochi giorni anche in Italia a un prezzo di 12,99€.
Essendo disponibili inizialmente soltanto in alcuni stati d’Europa, fino a qualche giorno fa erano introvabili ma ad oggi la situazione non è cambiata, dato che nel giro di pochissime ore sono andate soldout ovunque.
Questo fenomeno, tuttavia, non è successo solo qui da noi, ma anche in Svezia, Inghilterra, Germania e Olanda, dove un punto vendita ha addirittura dichiarato che gli scaffali su cui erano esposte si sono svuotati nel giro di 10 secondi.
Ovviamente è subito scattata la “corsa all’accattonaggio” e c’è chi ne ha approfittato per rivenderle a cifre incrementate online.
Ad esempio, su Ebay i prezzi arrivano anche a un massimo di 600€ e viene giustamente da chiedersi: “Perché?”
In fondo cosa hanno di così speciale? Come mai una scarpa così economica può arrivare ad avere prezzi esorbitanti e passare da 13 euro a 300?
La verità è che le principali motivazioni per cui le persone sono disposte a pagare tali cifre per simili scarpe sono almeno due:
- L’incremento di valore, dovuto dal fatto che la gente spera che il prezzo salga a causa della scarsità dell’offerta;
- Il carattere elitario, dato dal fatto che si tratta di un prodotto riservato soltanto a pochi, e perciò esclusivo.
Il fenomeno del reselling
Come ha spiegato all’Huffington Post Mauro Ferraresi, Sociologo dei Consumi e Professore all’Università IULM, quello di Lidl è l’ennesimo caso di reselling, un fenomeno nato all’estero che si presenta come una sorta di investimento per i consumatori.
Nel caso delle sneakers, per nemmeno 13€ si acquista il prodotto che può poi essere rivenduto online per 200, 300 o anche 400 euro, fino ad arrivare a cifre incredibili.
In questo modo, afferma Ferraresi, “si stimola il senso dell’occasione, dell’ora o mai più. E il gioco è fatto“.
Quali sono le ragioni del successo?
Lidl ci ha da sempre abituati ad un atteggiamento minimalista riguardo agli investimenti, sia quelli inerenti all’atmosfera e all’organizzazione dei suoi punti vendita, sia quelli inerenti alle campagne pubblicitarie.
La cosa curiosa è il lancio e la promozione di queste scarpe non sono stati accompagnati da nessuna campagna di marketing, anzi, il tutto sembra essere frutto delle condivisioni autonome sui social da parte della gente in tutto il mondo.
Un fenomeno incredibile, a cui poi hanno preso parte anche influencer delle diverse piattaforme.
Limited edition è la parola chiave
Lidl ha adoperato la cosiddetta strategia dell’esclusività (o limited edition strategy), la quale, facendo percepire un prodotto come “per pochi”, agisce sulla sfera emotiva delle persone stimolando in esse il desiderio di possesso, anche se si tratta di un prodotto di cui farebbero volentieri a meno.
Il fatto che il prodotto non sia più disponibile crea nelle persone una situazione di confusione che intacca inevitabilmente il processo decisionale, portandole così ad ad avvertire un senso di urgenza che va oltre il reale bisogno.
È proprio questa urgenza che accresce l’attrazione verso il prodotto, spingendo gli individui a effettuare un’acquisto d’impulso e, di conseguenza, tutt’altro che razionale bensì fortemente emotivo.
Altri esempi: Coca-Cola, Starbucks, Evian
Uno degli esempi che possono esser citati quando si parla di strategia dell’esclusività è quello di Starbucks con le sue limited edition cups, realizzate in occasione delle festività, o il lancio del coloratissimo Unicorn Frappuccino nel momento in cui gli unicorni erano un trend.
Un altro è quello di Coca-Cola, che qualche anno fa realizzò la campagna “Share a Coke” inserendo vari nomi sulle lattine.
Le vendite aumentarono proprio perché le persone desideravano avere la lattina con il proprio nome ad ogni costo.
C’è poi anche l’esempio dell’acqua Evian, con il packaging firmato da Chiara Ferragni.
Insomma, nessuno lo avrebbe mai immaginato, ma questa è la dimostrazione di quanto una buona strategia di Hype possa aumentare la percezione di esclusività di un prodotto agli occhi delle persone, dando il via alla “caccia all’oro” e portando le persone ad andare fuori di testa.