Come il sound marketing valorizza i brand

Bastano 0,146 secondi per reagire ad un suono, non vi è necessità di conoscenze ed esperienze pregresse o di contesti particolari per recepire il messaggio. È facile comprendere, dunque, come l’uso dei suoni possa diventare altamente strategico per le aziende, al fine di poter rendere le immagini più vivide e suscitare emozioni e ricordi duraturi nella nostra mente dei consumatori. Questa è la ragione per cui molti brand hanno iniziato ad utilizzare i suoni come strategia di marketing dando vita al fenomeno del sound marketing.

Che cos’è il marketing sonoro

Quando parliamo di marketing sonoro facciamo riferimento ad una specifica declinazione del marketing sensoriale che permette alle aziende di avvicinarsi ai consumatori e conquistarne la fiducia attraverso tutte quelle attività che stimolano la percezione uditiva. Questo perché l’influenza del suono nella nostra sfera sensoriale può avere degli impatti inaspettati in quanto si tratta della parte più istintiva e meno controllabile del nostro sistema nervoso.

Ci sono diverse tipologie di sound marketing e gli effetti di ognuna di queste riguardano senza dubbio un immediato valore aggiunto nei confronti di un determinato brand che, attraverso la progettazione di un sistema di suoni coordinato, è in grado di trasmettere i propri valori e la propria essenza.

sound marketing
Il marketing del suono. Fonte: musicplus.it

Sound logo

Potremmo citare centinaia di suoni che la nostra mente ricorda perfettamente e associa ad un determinato logo ma senza dubbio uno dei primi casi di sound branding è McDonald’s: lo storico jingle è oggi riconosciuto a livello globale.

L’identità sonora diventa sempre più efficace attraverso la ripetizione e l’intro distintivo di ogni serie tv e Netflix ne è la prova. Poche semplici note che risuonano all’inizio di ogni puntata e accompagnano le nostre giornate.

Netflix. Fonte: Pinterest

I Branded Podcast

La diffusione del marketing sonoro trova il suo culmine con l’introduzione dei podcast ossia dei file audio caricati su Internet che di recente sono stato sfruttati dalle aziende per creare contenuti commerciali che danno voce al proprio marchio.

Nello specifico, questa tipologia di comunicazione può essere definita Branded Podcast e permette alle aziende di creare una relazione autentica e di fiducia con gli ascoltatori attraverso conversazioni, interviste o narrazioni che esaltano i valori del marchio. Protagonista indiscusso di questa tendenza è Spotify, la piattaforma per lo streaming musicale che ha coinvolto fin dagli esordi soprattutto la Generazione Z e i Millennials.

podcast Spotify
Podcast Spotify. Fonte: Genbeta

Sono numerose le aziende Italiane che hanno deciso di cimentarsi in questa sfida che apparentemente sembra restituire risultati positivi oltre ogni aspettativa. Ad esempio, il marchio BMW Mini è stato il primo in Italia a creare un Branded Podcast in ambito automotive. Si tratta di un podcast di storytelling chiamato “Prime Svolte” che racconta le paure legate alle prime volte ed il loro superamento.

Un’ulteriore evoluzione del Branded Podcast è stata introdotta da Barilla che ha lanciato le sue playlist di marca dal titolo “Playlist Timer”. Otto raccolte musicali la cui durata corrisponde al tempo di cottura dei più amati formati di pasta del brand. L’innovativa idea rappresenta l’inizio di una rivoluzione della comunicazione basata interamente sui suoni.

Barilla playlist
Playlist Timer di Barilla. Fonte: Barilla

Music in store

Non solo attraverso il canale digitale è possibile parlare di marketing del suono. Anche gli store fisici adottano diverse tecniche per stimolare gli acquisiti e migliorare la brand experience.  Infatti, diversi studi di neuromarketing dimostrano che la scelta di un sottofondo musicale adatto all’interno di un negozio permette di aumentare il tempo di permanenza dei consumatori ed influenzarne le decisioni di acquisto.

È necessario dunque scegliere la tipologia di musica adatta sulla base del target di clienti individuato e sulla base dei valori e dell’immagine che vuole trasmettere.

Il futuro del suono

La ragione per cui molti brand stanno riscoprendo il potere dei suoni riguarda il fatto che la società di oggi passa la maggior parte del proprio tempo di fronte ad uno schermo e all’interno di luoghi in cui ogni spazio viene utilizzato per promuovere qualcosa. Questo ci rende saturi di input visivi che il nostro cervello tende automaticamente ad ignorare.

Ecco perché coinvolgendo la componente sonora nella brand identity otteniamo un potenziale comunicativo e di vendita molto più elevato, anche perché un suono entra nella nostra mente in modo più immediato e veloce rispetto ad un’immagine.

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