Al giorno d’oggi siamo esposti a continui stimoli ed il nostro nuovo stile di vita digitale causa un drastico abbassamento della soglia dell’attenzione. Come presentato anche da Socialnomics, l’attenzione umana è addirittura più bassa di circa 7 secondi rispetto a quella di un pesce rosso, pari ad 8 secondi. Questo dato è molto importante nel mondo del marketing, in quanto si può facilmente capire che l’informazione deve essere quasi istantanea per poter catturare e mantenere l’attenzione dell’audience.
Socialnomics 2019
Il movimento Socialnomics è stato fondato da Erik Qualman, autore americano, grazie all’omonimo bestseller internazionale. La mission di Socialnomics è quella di riuscire a tenere aggiornati sulle nuove tendenze riguardanti il mondo tech, statistiche, storie e news.
Nel video possiamo notare gli insight principali, prima fra tutti la Digital Transformation, ovvero il cambio di paradigma culturale, dove tutto avviene online ed i fenomeni transitano più nel mondo virtuale che nel mondo fisico-reale. Altro elemento che possiamo notare è la diffusione: la popolazione dei social media è superiore a quella dei Paesi; il Paese più popolato al mondo non è la Cina, ma Facebook. I social media, dunque, sono contenitori di persone variegate che però sono raggruppate all’interno di una community.
Oltre agli elementi citati precedentemente, notiamo come il presidio dei touchpoint sia alla base della reputation: più l’azienda è credibile e tanto più essa è in grado di contare sulla brand trust. Inoltre, si può notare come il web influenzi la fase di pianificazione degli acquisti, ovvero il ZMOT – Zero Moment Of Truth – il momento precedente all’acquisto dove il potenziale cliente raccoglie le informazioni sul prodotto. Abbiamo poi a che fare con il già citato calo della soglia d’attenzione, dove comprendiamo che è necessaria rapidità ed immediatezza. È importante anche sottolineare come i contenuti migrino verso mobile/video: vi è un passaggio da contenuti testuali a contenuti video trasportabili su mobile, spesso con interfaccia diversi da device a device, da adattare a tutti per visualizzare le informazioni nel modo opportuno.
Il modello multi-tasking
Le aziende che investono in digital marketing devono tenere presente che i consumatori seguono sempre di più un modello multi-tasking, ovvero l’uso simultaneo di più device. I dati ufficiali che misurano l’audience delle trasmissioni sono falsati, in quanto spesso l’utente usa un altro device mentre un dispositivo è acceso. Il livello di efficacia degli investimenti medi risulta perciò penalizzato dal modello multi-tasking ed occorre dotarsi di strumenti che rilevino la reach effettiva delle comunicazioni. Si tratta di un fenomeno più impattante negativamente sui media tradizionali rispetto a quelli digitali.
Data questa situazione si vengono a creare due state of mind differenti:
- Il primo riguarda l’utente TV, considerato mind-off in quanto la TV viene lasciata quasi come “sottofondo” e la relazione risulta essere passiva perché non si interagisce con il dispositivo;
- Nel caso degli utenti Internet lo state of mind è mind-on in quanto si interagisce con i media proprio perché spesso costruiamo noi i contenuti.
Content Shock
Oggi, in qualsiasi momento, abbiamo accesso costante ed immediato a tutto ciò che è di nostro interesse. Come dimostra uno studio di Microsoft Canada, Attention Span Research Report, consumiamo un volume di informazioni sempre più crescente e questo provoca inevitabilmente un calo dell’attenzione. Anche un noto blogger, Mark Shaefer, ha definito tale fenomeno come Content Shock, ovvero la continua ricezione di informazioni e l’incapacità di “consumarle”. Dunque risulta necessario trovare una soluzione che possa gestire l’attenzione, ad esempio offrendo contenuti sempre più brevi ed impattanti che forniscano al cliente valore ed un’esperienza unica.
Micro Moments
È stato coniato da Google il concetto di Micro Moments, ovvero:
“Quei momenti nell’arco della giornata in cui siamo maggiormente sensibili ai messaggi di marketing perché si manifesta una necessità, un bisogno o una curiosità che cerchiamo di soddisfare tramite una consultazione online. Proprio in questi momenti la nostra “attenzione” è pronta per essere catturata“.
Per avere successo le aziende devono riconoscere i micro momenti del consumatore ed essere presenti al momento giusto con l’offerta giusta, mantenendo il concetto di Google: be there, be useful, be quick.
I social network sono luoghi in cui si hanno pochi istanti per catturare il pubblico. Se si sbagliano le prime parole, nessuno andrà avanti a leggere, e non si riceverà l’attenzione desiderata.
I contenuti non sono tutti uguali così come il luogo in cui vengono pubblicati e per questi motivi è necessario conoscere il proprio pubblico e saper comunicare con esso a seconda del media che si sta utilizzando.