Piantare alberi è un’attività a favore dell’ambiente a cui sempre più attori sociali prendono parte. A tal riguardo oggi esistono diversi enti e società che facilitano questo compito, mettendo a disposizione di privati e aziende un servizio che permette di piantare alberi a distanza, seguendo una metodologia specifica in grado di favorire la popolazione locale e portare benefici ambientali.
Distruzione delle foreste e cambiamento climatico
Come ormai noto a chiunque, il mondo sta affrontando due crisi ambientali interdipendenti: una distruzione sempre più veloce della natura e il cambiamento climatico. Considerando che oltre la metà del PIL globale – 44 trilioni di dollari – è potenzialmente minacciato dalla devastazione della natura, la cittadinanza d’impresa è al contempo parte integrante e soluzione al problema. Conservare siti naturali, arrestare il degrado ambientale, ridurre le emissioni, sono segni sempre più riconosciuti di una solida risposta aziendale.
In tal senso, piantare alberi nel modo giusto offre un’opportunità significativa alle aziende che vogliono contribuire alla lotta del cambiamento climatico e allo stesso tempo dare un impulso all’economia sostenibile. Le foreste, infatti, non solo assorbono 7,6 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno, ma, secondo una stima del World Economic Forum, una gestione sostenibile di queste potrebbe creare 230 miliardi di dollari a livello commerciale e 16 milioni di posti di lavoro entro il 2030.
Perché sempre più aziende decidono di piantare alberi?
Nel mondo, aziende di tutti i settori promuovono progetti di riforestazione: dalle piccole imprese alle multinazionali, da aziende che dipendono fortemente dalle foreste a quelle che producono grandi emissioni di gas serra.
Ma perché dovrebbero investire le loro risorse in questi progetti? Per migliorare le proprie performance di sostenibilità. Un impegno che può essere incrementato nel tempo. Crescere ed accompagnare altre iniziative virtuose portate avanti dentro e fuori il perimetro aziendale. Per rafforzare la propria employer branding e aumentare l’engagement dei propri clienti. Le aziende sanno che per rimanere rilevanti, in futuro dovranno dimostrare in maniera sempre più concreta di avere a cuore gli stessi valori dei propri clienti e dipendenti. Nessuna causa è più urgente di quella climatica. Infine, per contribuire alla resilienza economica e sociale. A lungo termine, tenere sotto controllo il clima e costruire economie stabili sono condizioni senza le quali nessun’azienda potrà sperare di prosperare in futuro. Ecco perché è essenziale agire ora.
Ci sono alcune aziende che da tempo hanno colto l’importanza di questi aspetti e oggi fanno da apripista alle altre portando avanti progetti ambiziosi. Come Timberland, che concentra i propri su tre aree diverse:
- Better products: perché i prodotti di stagione in stagione abbiano un impatto sempre minore sull’ambiente;
- Stronger communities: un programma di volontariato di 40 ore l’anno per ogni dipendente;
- Un mondo più verde per le generazioni future. È qui che arriva l’obiettivo più ambizioso di tutti: piantare 50 milioni di alberi entro il 2025.
Riassumendo, piantare alberi nel modo giusto significa:
- contribuire ad assorbire CO₂;
- proteggere la biodiversità;
- portare benefici economici e sociali alle comunità rurali che si prendono cura degli alberi;
- contribuire al raggiungimento di 10 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dettati dalle Nazioni Unite per il 2030;
- per le aziende, rimanere attori rilevanti per i propri clienti e dipendenti.
Piantare alberi, un lavoro complesso
Piantare alberi si rivela complesso non solo da un punto di vista delle competenze ma anche nella ricerca di luoghi adatti e nello sviluppo di progetti con partner locali. Ciò significa che non è sufficiente piantare alberi. È necessario, infatti, elaborare una strategia sul medio-lungo periodo per seguirne la crescita.
Quando parliamo di alberi e marketing non possiamo non pensare a Treedom, la prima piattaforma che permette a privati e aziende di piantare alberi in tutto il mondo, finanziando progetti agroforestali in collaborazione con ONG, cooperative locali e comunità di agricoltori. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010 a Firenze, al 2021 sono stati piantati più di 2.300.000 alberi in 13 Paesi.
Per mettere in atto una strategia sostenibile di lungo periodo, Treedom ha compreso innanzitutto che il pianeta è un sistema estremamente complesso che coinvolge diversi attori. Una risposta ai bisogni di questi ultimi potrebbe essere l’agroforestazione, ossia piantare alberi in terreni agricoli. Questo tipo di agricoltura è capace di portare molti più benefici ecologici e sociali rispetto all’agricoltura mono-culturale più convenzionale, un sistema redditizio, ma che può impoverire pesantemente terreno e ambiente.
Comunicare la CSR
Per i brand, nuovi obiettivi si stanno sommando a quelli tradizionali: viene richiesto loro di diventare dei veri e propri attivisti che si spendono per cause sociali e ambientali, con azioni evidenti e quantificabili.
Il termine Responsabilità Sociale d’Impresa significa andare oltre il semplice rispetto della legge, investendo sulle persone e sull’ambiente. Si tratta, quindi, di azioni che non hanno un immediato ritorno economico, ma che vanno a creare valore nel lungo periodo. Tutto ciò implica un reale vantaggio competitivo: un prodotto, infatti, non è più apprezzato solo per le sue caratteristiche funzionali, ma il suo valore è dato anche da caratteristiche non materiali.
In generale, il cliente medio di oggi si chiede quale impatto possa avere quel prodotto in tutto il suo ciclo di vita. Treedom è diventato in tal senso un potente strumento di comunicazione esterna ed interna per molte aziende partner, in grado di declinare in forma concreta gli obiettivi delle politiche ambientali aziendali, aumentare la brand awareness, ma anche consolidare la reputation aziendale e coinvolgere diversi stakeholders. È un primo passo per contribuire concretamente al raggiungimento dei obiettivi dell’Agenda 2030.
Alcune aziende, in collaborazione con Treedom, sono riuscite a creare:
- concorsi e programmi fedeltà: Enel per raccontare il proprio impegno ambientale ha incluso nel suo catalogo premi la possibilità di convertire i propri punti in alberi, un’iniziativa che ha raccolto il consenso di più di 8.000 utenti;
- coinvolgimento dei consumatori: per accompagnare la propria linea green con un progetto più ampio, Intimissimi ha scelto di piantare oltre 40.000 alberi, e regalarne uno ad ogni cliente che acquistasse online o in store, lasciando loro la scelta della specie da piantare e del Paese dove farlo;
- lancio di un nuovo prodotto: è il caso di Colgate che in occasione del lancio del primo dentifricio prodotto con ingredienti naturali e packaging totalmente riciclabile, ha scelto di avviare un progetto forestale di 25.000 alberi in Kenya. Un altro esempio viene da Samsung, che ha affiancato al lancio della lavatrice Samsung Quickdrive, un gesto concreto per aumentare la percezione di sostenibilità verso il suo brand.
Uno strumento di Employer Branding
Quando si parla di comunicazione della CSR, s’intende quasi sempre quella che l’impresa rivolge all’esterno, realizzata ad esempio attraverso il bilancio sociale, una sezione specifica del sito oppure l’utilizzo dei social media. Meno discusso è invece il tema della comunicazione interna della CSR, indirizzata ai collaboratori dell’azienda.
La reputazione che un’azienda si costruisce presso il mercato è sicuramente frutto di una strategia di marketing ad hoc, ma passa anche dall’interno: se un dipendente si sente coinvolto nei valori ed è orgoglioso di appartenere all’azienda, diventa il miglior ambassador del brand. Per Employer Branding, pertanto, non si intende solo la reputazione di un brand nel suo ruolo di datore di lavoro, ma anche la sua capacità di veicolare i propri valori attraverso i dipendenti e i collaboratori, con uno storytelling coerente.
Un’efficace comunicazione interna potrebbe, ad esempio, avvenire prevedendo momenti per presentare il bilancio sociale o dedicando una sezione specifica all’interno dell’house organ, attraverso una newsletter interna o mettendo a disposizione risorse specifiche nell’intranet aziendale, oltre che usando strumenti più tradizionali come donazioni o volontariato.
Treedom ha spesso creato progetti su misura per le aziende in base ai loro obiettivi.
- Celebrare avvenimenti: come segno di gratitudine per i propri dipendenti, Toyota ha creato una foresta e regalato un albero ad ogni collaboratore in occasione del compleanno. Visto il successo della campagna, l’anno dopo i dipendenti hanno ricevuto un secondo albero da regalare ai propri cari.
- Premiare i risultati: durante la cena di premiazione del Sofidel Supplier Awards, l’azienda ha celebrato l’impegno ambientale dei propri fornitori donando un albero ad ogni partecipante, per comunicare al meglio la propria CSR, proiettando anche su un grande schermo in tempo reale il numero di alberi piantati dagli ospiti.
- Durante gli eventi: il giorno della terra, Philips ha confermato il suo sostegno verso il Mother and Child Care di Amsterdam regalando un albero a tutti i lavoratori. Ha creato poi dei “virtual coffee” settimanali per rendere tutti partecipi dell’importanza dell’iniziativa. Enel ha invece fatto da sponsor al tour di Jovanotti in chiave green. La collaborazione ha portato alla piantumazione di 12.000 alberi per azzerare la produzione di CO2 derivante dalle diverse date del tour.
In smarTalks siamo fortemente convinti dell’importanza di una maggiore attenzione verso le tematiche ambientali. Condividiamo in toto la mission di Treedom. Nel nostro piccolo abbiamo voluto dare il un contributo attraverso la piantumazione di smarT Forest, una piccola foresta che aiuterà a ad assorbire ogni anno migliaia di tonnellate di CO2, generando ricadute positive su diverse popolazioni. Il nostro obiettivo è far capire a chi ci segue che adottare un albero è una piccola azione e un grande passo per fare del bene al pianeta.