La contaminazione tra food e fashion è un fenomeno sempre più frequente e in voga, in Italia e nel mondo. Ciò avviene non soltanto tramite partnership e collaborazioni che portano alla creazione di prodotti esclusivi, ma anche attraverso le espansioni in altri settori, dall’arredamento, all’hotellerie, fino ad arrivare al mondo della ristorazione.
Sono sempre di più i luxury brand che si avvicinano all’arte culinaria in maniera innovativa e ricercata, in linea con il proprio stile. Si tratta infatti di ristoranti gourmet, talvolta con menù e chef stellati, ma anche bar e pasticcerie esclusivi.
Vediamo qualche esempio di locale inaugurato dai più famosi luxury brand del mondo.
Armani Ristorante, Emporio Armani Caffè e Ristorante, Armani Nobu
Partiamo da colui che tra i primi ha trasformato il proprio lavoro in un vero e proprio lifestyle brand, offrendo una variegata gamma di proposte: Giorgio Armani.
Presente in circa 20 Paesi nel mondo, a Milano l’universo Armani offre diversi concept: Armani Ristorante firmato dallo chef Francesco Mascheroni, che propone piatti italiani in chiave creativa e innovativa; Emporio Armani Caffè e Ristorante, che offre una pasticceria di produzione propria e soluzioni gourmet per una pausa pranzo; Armani Nobu, un ristorante che fonde la cucina giapponese a quella italiana e peruviana.
Gucci Osteria da Massimo Bottura
Situata nel cuore di Firenze, in Piazza della Signoria, troviamo Gucci Osteria firmata da Massimo Bottura. La particolarità del ristorante è che sorge all’interno del Gucci Garden, un giardino multisensoriale che, oltre all’Osteria, al proprio interno ospita una boutique, una galleria e una libreria, in un ambiente che rispecchia l’estetica della maison.
Un ristorante tutto italiano, che sorge nel cuore dell’Italia e che vede a capo della cucina la chef messicana Karime Lopéz, con piatti della tradizione italiana rivisitati in chiave internazionale.
Just Cavalli Restaurant & Club
Caratterizzato da un tocco più mondano troviamo poi l’universo Just Cavalli, che riflette lo stile glamour del famoso stilista. Il ristorante offre ottimi piatti della tradizione italiana, mentre il club diventa uno dei centri nevralgici della movida milanese. Gli arredi, le tovaglie, i cuscini chiaramente rispecchiano le fantasie eccessive e colorate tipiche di Cavalli.
Prada con la Pasticceria Marchesi
Spostandoci invece verso il mondo della pasticceria, arriviamo a Prada, che approda nel mondo del food acquistando la storica pasticceria milanese Marchesi. Dopo il successo di tre locali a Milano, il brand si è esteso anche a Londra, con un concept tutto made in Italy.
The Blue Box Cafè di Tiffany
Colazione da Tiffany: si può fare per davvero! Un caso che merita di essere citato è il The Blue Box Cafè di Tiffany, situato al quarto piano della sede principale, sulla Fifth Avenue di New York. Il locale richiama il colore blu di Tiffany, dalle pareti agli arredi, dai piatti ai tovaglioli.
Chiaramente, il ristorante è frequentato soprattutto da turisti e le prenotazioni richiedono anche 30 giorni di anticipo.
Ma perché i maggiori brand del lusso si avvicinano alla ristorazione?
La risposta non sta di certo nel valore economico di queste attività, ancora ridotto rispetto ai volumi di fatturato che realizzano le grandi case di moda.
Stefania Lazzaroni, direttrice generale della Fondazione Altagamma, che raggruppa aziende dell’eccellenza italiana, afferma:
“Il connubio tra moda e alta cucina è il segno di un’evoluzione in corso già da diversi anni; ai grandi marchi del lusso non basta fare solo vestiti e influenzare il mondo della moda, hanno bisogno di investire nel settore della ristorazione di alta gamma, cioè in ciò che caratterizza uno stile di vita agiato e orientato alla qualità.”
In un mondo in cui tutto diventa più esperienziale, bisogna arrivare al consumatore non soltanto offrendo prodotti di qualità, bensì vendendo esperienze ed entrando nei momenti che fanno parte della vita delle persone. Una cena al ristorante, un caffè al bar, diventano espressione del self, luoghi in grado di appagare i sensi del consumatore altospendente, rendendo tali brand di lusso dei veri e propri lifestyle brand.