MySecretCase e la creazione di una cultura volta all’inclusione

Si può dire che MySecretCase abbia segnato un record, in quanto è stato identificato come uno tra i 20 brand più inclusivi dal Diversity Brand Index accanto ad altri marchi come Coca-Cola, Amazon, Durex e Netflix. Oltre al claim “We love everyBody”, gli è valsa questa posizione il progetto “Disabile DesiderAbile”.

top 20 brand più inclusivi 2021
I top 20 brand più inclusivi secondo il Diversity Brand Index 2021.
Fonte: Mark Up

Riguardo al riconoscimento, la fondatrice Norma Rossetti dichiara:

“Ho fondato MySecretCase con l’obiettivo di creare uno spazio per le persone e attento ai temi della diversity e del bodypositive; la soddisfazione più grande è che il brand sia stato segnalato tra le aziende più inclusive dagli stessi utenti, e questo rappresenta un’ulteriore conferma di una missione che portiamo avanti sin dalla nascita: infatti, al di là dei singoli progetti, l’attenzione all’inclusività guida ogni nostra azione esterna ed interna, iniziando dal team, alla realizzazione dei prodotti e delle iniziative dedicate alla Community”.

Diversity Summit e Diversity Brand Index

Il Diversity Summit è un incontro annuale che fornisce l’opportunità a brand e aziende di discutere sul loro ruolo sociale, sulla loro responsabilità e sulle varie opportunità derivanti dalla promozione di una cultura volta all’inclusione.

Proprio durante questa occasione viene presentato il Diversity Brand Index: il prodotto di una ricerca ideata da Diversity e Focus Mgmt. L’indice misura la capacità dei vari brand di creare una cultura orientata alla diversità e all’inclusione. Si coinvolgono 7 aree di diversità: identità di genere, etnia, orientamento sessuale e affettivo, età, status socio-economico, (dis)abilità, credo religioso. L’indice viene inoltre stilato in una prospettiva costumer based.

grafico che attesta la maggiore crescita portata dall'inclusione
Fonte: Ninja Marketing

Durante il Diversity Summit si è notato come l’inclusione acceleri la crescita del brand. Tale dato risponde sicuramente ai più scettici, evidenziando come l’inclusione sia effettivamente un’opportunità per qualsiasi azienda, l’opportunità di creare una comunità di acquirenti molto più solida, dove nessuno si senta escluso e dove ci sia effettivamente attenzione verso il cliente.

“Disabile DesiderAbile”

Abbiamo già visto che tra le campagne che sono valse a MySecretCase questo riconoscimento vi è “Disabile DesiderAbile”

La campagna è volta all’abbattimento dei tabù che ruotano attorno alle persone con disabilità e alla loro sessualità. Sempre riguardo al brand la fondatrice dichiara:

“Vogliamo un mondo in cui l’espressione sessuale di una persona con disabilità e di una senza disabilità siano percepite allo stesso modo, ma per arrivare a questo obiettivo dobbiamo prima lavorare insieme perché tutti abbiano ascolto e accesso ad una sessualità sana, libera e il più autonoma possibile. Il benessere sessuale è stato inserito dall’OMS tra i diritti primari dell’uomo ma sappiamo bene che, in alcune condizioni, rappresenta una dimensione “esclusiva” che spesso necessita di risposte istituzionali e che, ancora oggi, viene liquidata da alcuni Media con una retorica del pietismo, ben lontana dalla realtà di persone DesiderAbili: abili, appunto, di desiderio”.

Le persone con disabilità sono in questo caso i protagonisti assoluti di una campagna di grande portata, a cui si è dato il via con un sondaggio posto ai diretti interessati. Ne risultano dati interessanti: in particolar modo si è evidenziato come il 94% delle persone con disabilità, il 100% dei care giver e il 98% degli utenti di MySecretCase ritiene che il percorso terapeutico debba essere affiancato da un percorso con psicologi o sessuologi.

Locandina della campagna "Disabile DesiderAbile"
Locandina della campagna.
Fonte: Pianeta Salute

Al sondaggio sono seguite interviste e testimonianze scritte dei protagonisti, un ciclo di dibattiti e dirette su Instagram con la partecipazione di psicologi e sessuologi, di cui il primo si è tenuto il 31 luglio 2020. Oltre a tutto ciò si sono organizzate delle consulenze gratuite e online. La campagna ha visto poi il coinvolgimento diretto di persone come Valentina Tomirotti, che si occupa attivamente del tema.

MySecretCase verso l’inclusione

“Disabile DesiderAbile” non è l’unica iniziativa con cui MySecretCase ha cercato di creare una cultura volta all’inclusione.

La battaglia verso l’inclusione è quotidiana e si svolge principalmente sulle pagine social del brand, come Instagram. Attraverso i social, l’azienda crea un vero e proprio spazio dove tutti si possono sentire rappresentati, rendendo ancora più stretto il legame produttore-cliente. Infatti, vengono postati contenuti inclusivi e che abbattono i muri del pregiudizio.

Si abbattono tabù, si raccontano storie, si normalizza la sessualità e molte volte i post hanno scopo educativoNon basta: la community è trattata come componente attiva, in modo da poterla fidelizzare. A tutti gli effetti il consumatore acquistando dall’e-commerce si sente sicuro e accolto.

La creazione di una cultura volta all’inclusione, di spazi dove tutti si sentono rappresentati e una particolare attenzione al cliente hanno garantito a MySecretCase il successo: attualmente il brand si è affermato nel suo settore, diventandone uno tra i più conosciuti e apprezzati in Italia. In poche parole, MySecretCase ha portato alla luce storie e persone, ha oltrepassato i tabù e ha ribadito il principio di eguaglianza.

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